GROSSETO. Un fatturato di 50 milioni di euro nel 2011 per un totale di 240mila arrivi: il 90% del pil dell'Isola del Giglio e' fatto di turismo.
Il naufragio della Costa Concordia rischia di mettere in crisi un'intera comunita' che con i mesi di luglio e agosto in cui le presenze arrivano in media anche fino a 10 mila al giorno: i gigliesi sono poco piu' che 1.400.
E' in effetti, ad ora, un leggero calo di prenotazioni c'e' stato. Soprattutto l'isola conta di riprendersi.
Intanto sono 6 i progetti presentati per la rimozione della nave Costa Concordia naufragata all'Isola del Giglio.
Lo comunica in una nota la Compagnia dopo che Pier Luigi Foschi, presidente e amministratore delegato, nel corso di un incontro che si e' svolto a Roma martedi' 6 marzo, ha aggiornato il capo dipartimento della Protezione Civile e commissario delegato per l'emergenza Franco Gabrielli sugli sviluppi della gara di appalto per la rimozione dello scafo della nave.
In totale, i piani operativi per la rimozione dello scafo di Costa Concordia, pervenuti entro la scadenza del 3 marzo, sono 6. Delle 10 societa', le migliori e piu' esperte al mondo in questo settore che erano state invitate a partecipare alla gara di appalto, 3 hanno rinunciato per altri impegni gia' presi in precedenza, e 2 si sono associate presentando un progetto in comune. In totale, quindi, sono pervenuti 6 piani operativi.
''I progetti presentati - afferma Costa - di elevato standard qualitativo, prevedono diversi metodi e tecniche di intervento.
Tutti i piani, pero', hanno in comune la massima attenzione nel garantire il minor impatto ambientale possibile, la salvaguardia delle attivita' turistiche ed economiche dell'Isola del Giglio, e la massima sicurezza degli interventi''.
Data la complessita' e la straordinarieta' dell'operazione, i progetti prevedono una durata variabile, precauzionalmente stimata in 10/12 mesi.