Concordia: Costa cercava hotel prima dell'allarme

GROSSETO. Un nuovo particolare sulla tragica notte del naufragio della Concordia che sarà di sicuro utile ai fini delle indagini della Procura di Grosseto. "Ero appena tornato dalla pizzeria, prima delle 23 quando mio figlio Aroldo fu chiamato dalla Costa Crociere per sapere se i nostri alberghi dell'Isola erano aperti": a riferirlo è Guglielmo Pellegrini, padre anche del vicesindaco del Giglio Mario Pellegrini, raccontando della sera del 13 gennaio. "Mio figlio Aroldo che era con me a Grosseto fu accompagnato al Giglio verso l'una da una motovedetta della Gdf ma gia' mio nipote aveva aperto gli hotel e iniziato a distribuire coperte" ha aggiunto.

Intanto è iniziata la prima maxi udienza, quella dell'incidente probatorio per il naufragio della nave Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio all'isola del Giglio. Comune denominatore per tutti: verita' e giustizia.

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Grosseto, Valeria Montesarchio, alle 11.10 è entrata nella sala del Teatro Moderno per guidare l'udienza dell'incidente probatorio sulla scatola nera e tutti i presenti si sono alzati in piedi in segno di omaggio e di saluto. Il giudice ha salutato la platea di oltre 200 persone ed ha iniziato a spiegare come si svolgerà l'udienza. Ha anche avvisato del divieto per effettuare riprese fotografiche e video. Quindi ha disposto che si procedesse all'appello.

(Fonte: Ansa.it)

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