Concordia: Schettino accusato anche di distruzione di habitat

GROSSETO. Una nuova pesante accusa è stata contestata stamani durante l'udienza probatoria dal procuratore Francesco Verusio al comandante Francesco Schettino e ad altri indagati, in particolare gli ufficiali a bordo della Costa Concordia: distruzione e deterioramento di habitat all'interno di un sito naturale protetto.

La nuova contestazione, fatta durante l'udienza di incidente probatorio, si aggiunge oggi alle altre accuse di omicidio plurimo colposo, naufragio, lesioni, abbandono dei passeggeri e omesse comunicazioni alle autorità marittime.

Intanto spunta un nuovo particolare sulla tragica notte del naufragio della Concordia che sarà di sicuro utile ai fini delle indagini della Procura di Grosseto. "Ero appena tornato dalla pizzeria, prima delle 23 quando mio figlio Aroldo fu chiamato dalla Costa Crociere per sapere se i nostri alberghi dell'Isola erano aperti": a riferirlo è Guglielmo Pellegrini, padre anche del vicesindaco del Giglio Mario Pellegrini, raccontando della sera del 13 gennaio. "Mio figlio Aroldo che era con me a Grosseto fu accompagnato al Giglio verso l'una da una motovedetta della Gdf ma gia' mio nipote aveva aperto gli hotel e iniziato a distribuire coperte" ha aggiunto.

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