di Redazione. Un fronte strategico contro la crisi, con un occhio puntato alla crescita: è questo l'animus che ha caratterizzato l'incontro di ieri a Palazzo Chigi tra la Merkel e il premier italiano Mario Monti. La fase acuta della crisi e' superata, lasciano intendere i due leader, ma "l'Europa non si puo' distrarre'' e ''deve dare una possibilita' a tutti, soprattutto ai giovani".
Dunque, "il lavoro continua" perche', ha sottolineato il Cancelliere, "siamo convinti che non siamo ancora alla fine del cammino per rendere l'Europa competitiva. Non siamo ancora in vetta".
Un'affermazione questa che sembra pero' smorzare, almeno in parte, gli entusiasmi per il Trattato sul ''fiscal compact', le nuove norme per maggiore rigore nei bilanci pubblici fortemente volute dai tedeschi e approvate lo scorso Consiglio europeo e su quella che sembrava una logica conseguenza, il potenziamento del fondo salva-stati Esm.
Italia e Germania proseguono così di comune accordo nel lavoro necessario a far uscire l'Unione europea dalla crisi. I tedeschi mostrano pero', se non perplessita', cautela verso l'azione del nostro governo e su alcune affermazioni del nostro premier.
Certo l'Italia sta facendo ''riforme coraggiose'', non ha dubbi Merkel che ha elogiato l'operato di Roma, ma bisogna vedere - e' quanto ha lasciato intendere il Cancelliere - se dalle parole si passera' a fatti. Bisognera' capire se il piano di risanamento impostato dal professore della Bocconi dara' i risultati sperati. Una verifica di tutto cio', e' sembrata dire ancora Merkel, ci sara' senza dubbio in estate, in occasione dell'annunciato vertice intergovernativo Italia-Germania.
L'Ue, ha sottolineato il Cancelliere tedesco, deve essere ''forte, coesa. Per questo - ha aggiunto Merkel operando una sorta di richiamo verso quei paesi dell'Unione che hanno problemi di bilancio e conseguente difficolta' ad attuare gli interventi necessari per uscire dalla crisi - gli Stati membri devono dare il loro contributo nei vari settori. Creare un vero mercato interno, per infrastrutture, servizi, migliore mobilita' delle forze lavorative. C'e' il tema dell'innovazione, su cui dobbiamo coordinarci di piu''.