Decaro: Fitch conferma nostre paure. Ora Governo ascolterà?


BARI. ''Probabilmente adesso che è l'agenzia di rating Fitch a porre il problema dello scarso sostegno al trasporto pubblico locale, rappresentando uno scenario piu' allarmante di quanto abbiamo fatto noi negli ultimi tempi, il governo comprendera' le nostre preoccupazioni''. Lo sottolinea il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, commentando l'analisi dell'agenzia Fitch secondo cui ''gli aggiustamenti fiscali e i tagli alla spesa per gli enti locali decisi dal Governo, si tradurranno nel settore del trasporto pubblico locale in aumenti delle tariffe del 20% per compensare tagli di circa 400 milioni di euro entro il 2014, cioe' il 5% del bilancio del settore''. ''Come sempre i tagli e i conseguenti aumenti - rileva Decaro - si ripercuoteranno su cittadini, studenti e lavoratori pendolari, che ogni giorno usano i mezzi del trasporto pubblico per studio o per lavoro, e che hanno diritto a vedere garantito e non abbattuto il loro diritto alla mobilita'''. ''Gli aumenti dei prezzi dei biglietti degli autobus, sottolinea ad esempio Fitch, è iniziato già nelle città di Bologna (+20%), Milano (+50%) e Napoli (+10%), mentre Torino e Roma hanno annunciato aumenti tariffari nel 2012''. ''Per far fronte ai tagli, oltretutto, non e' pensabile abbassare la qualita' del servizio perche', come sottolinea la stessa Fitch, la struttura dei costi del settore e' molto rigida, con il personale che rappresenta il 60% dei costi, e altamente esposta alla volatilita' dei costi dei carburanti che rappresentano il 15% dei costi. Dopo un aumento del 19% nel 2011- sempre secondo l'Agenzia di rating - i prezzi del carburante dovrebbero aumentare ancora di circa il 15% nel 2012, principalmente per l'aumento delle accise sulla benzina. E una riduzione del 5% nei livelli di servizio contribuira' a limitare l'aumento dei costi solo per l'1,5%''. ''Infine Fitch sembra ricalcare le richieste che da molto tempo fanno i territori, sostendendo che il 'settore del trasporto pubblico ha un forte bisogno di investimenti': per allineare l'eta' media dei mezzi italiani a quella europea, gli investimenti dovrebbero essere di circa 5 miliardi nei prossimi 10 anni, pari a circa 10 euro per cittadino''. ''Mentre qui - conclude Decaro - rischiamo che sia il trasporto pubblico locale l'unico in Italia a poter andare in pensione prima del tempo''.