BARI. "Fino ad avantieri era colpa del berlusconismo. Ieri è toccato alla legge Bassanini. E pure alla stampa che, secondo lui, lo processerebbe sui giornali. Il sindaco di Bari come Ponzio Pilato si lava le mani delle sue chiare responsabilità politiche recitando a memoria un copione già visto nei giorni scorsi e che non smentisce la linea di difesa per nulla convincente che lo vuole fesso, come si autodefinisce, per otto anni, e improvvisamente illuminato e convertito al controllo - sino a quel momento omesso- sulla via di Damasco".
È quanto sostiene in una nota il sen. Luigi d'Ambrosio Lettieri, coordinatore cittadino del Pdl Bari, alla luce delle dichiarazioni rese ieri dal sindaco, Michele Emiliano, nell'aula consiliare del Comune di Bari.
"La puntuale e pacata replica in aula del coordinatore delle opposizioni, Cea, in un'ottica di ricerca costruttiva della verità per il bene della comunità" continua, "ha posto in rilievo alcuni aspetti di questa vicenda che attengono alla incapacità del sindaco di svolgere le proprie funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo e rilevato come il primo cittadino non abbia neanche lontanamente accennato ad una verifica legittima, dovuta e necessaria, che allontani i sospetti di commistione tra livello politico e imprenditoria dalla sua giunta".
"A questi rilievi il sindaco continua a non rispondere", conclude d'Ambrosio Lettieri, "preferendo la parte maschile - se ce ne fosse una la incarnerebbe, comunque, malissimo - di Alice nel Paese delle meraviglie. Peccato che Bari delle meraviglie non esista ma, come tutti possiamo vedere, ci sia solo un cumulo di macerie, a fare da trono ad un primo cittadino incredibilmente distratto".