BARI. "Se qualcuno può dimostrare- diceva Emiliano- mi dimetterò da Sindaco di Bari.
Il PDL ha portato in evidenza con un video una serie di nomi attribuibili alla sua azione politica e alla CGIL che sarebbero stati assunti al lavoro senza procedure meritocratiche ad evidenza pubblica ed eccoti la risposta dei “padreterni”: la polemica e il vittimismo sui nomi messi in piazza".
Lo dichiara in una nota Ignazio Zullo (Pdl).
"Caro Emiliano, - prosegue Zullo - noi non vogliamo la polemica ma la trasparenza e un amministratore di Ente pubblico ha il dovere di rendere conto alla città e al popolo elettorale del suo operato a meno che non si convinca egli stesso di incarnare il “padreternismo”.
Emiliano scenda sulla terra tra i comuni mortali e ci dica con quali bandi e a seguito di quali metodi di selezione pubblica sono stati assunti i lavoratori della Fondazione Petruzzelli.
Ci sono tra le tante figure professionali assunte tecnici, macchinisti, collaboratori di segreteria, addetti all'info point, addetti di segreteria, impiegati amministrativi che, a differenza degli artisti per i quali si potrebbe anche sorvolare se di chiara e specchiata professionalità, devono obbligatoriamente passare attraverso una procedura di selezione pubblica.
Se ciò non è avvenuto, quelle assunzioni sono da definirsi apertamente come clientelari e politiche finalizzate al carrierismo politico con l'uso personale e distorto delle Istituzioni ed Emiliano deve dimettersi da Sindaco di Bari.
Non è più tempo dei “padreterni” ed è bene che Emiliano lo comprenda e, senza polemiche, renda conto alla collettività del suo operato così come fanno i comuni mortali", conclude il consigliere Pdl.
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