Governo: verso intesa sul lavoro, niet su giustizia e Rai

di Redazione. Si aprono nuovi spiragli per un accordo nei prossimi giorni sulla riforma del lavoro; niet del Pdl, invece, su giustizia, governance Rai, legge anticorruzione e adesso anche sulla questione delle commissioni bancarie. Continuano così le schermaglie a distanza tra i leader dei partiti che sostengono l'esecutivo e che alle 20 varcheranno la soglia di Palazzo Chigi. Un clima che alimenta dubbi su quale sara' l'esito finale del summit.

Alla vigilia del vertice Alfano rilancia con un'affermazione che riassume la posizione del partito, cioe' sostegno ''leale'' al governo Monti ''con opere e omissioni. Sulle opere - spiega - intendiamo sostenere il governo nelle cose che facciamo. Per omissioni - avverte - intendo dire che evitiamo di partecipare a discussioni che possano mettere in difficolta' il governo Monti''.

Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, lo bacchetta e ieri, dopo aver incontrato il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, chiede che al vertice di maggioranza si parli di lavoro e ironizza dicendo che se Alfano, che si e' detto disponibile a parlare di mercato del lavoro mettesse '''la tuta blu'' sarebbe ''contentissimo''. '''Sui temi del lavoro - dice - sono a mio agio e mi fa piacere la novita' che pure il Pdl sia interessato''. Pero' Bersani si dice aperto a parlare anche di altri argomenti ''oltre al lavoro perche', come ha detto Monti, si affronteranno altri temi ed e' mia intenzione farlo''. Dunque anche giustizia e Rai.

Ed e' proprio sulla riforma della governance della Rai che i tre leader dei maggiori partiti italiani si presenteranno con posizioni diverse dopo le fibrillazioni degli ultimi giorni e spettera' al presidente del Consiglio trovare una non facile intesa.

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