Il cuore non basta al Lecce: al Via del Mare solo un pareggio


di Andrea Cataldo. Il calcio è la perfetta metafora della vita: imprevedibile, spietato, esente dal concetto di merito. Tutto questo il Lecce lo ha provato oggi – e per l’ennesima volta - sulla propria pelle. Gli uomini di Cosmi hanno lottato, giocando a tratti un gran bel calcio, ma il fato e qualche disattenzione hanno impedito il raggiungimento del pieno punteggio. Come sempre sono i giallorossi a subire per primi la rete degli ospiti, su un gol che dagli spalti era difficile definire tale: troppo confuso il contorno, troppe gambe e poca visibilità.
L’arbitro avrà visto meglio, tant’è che lo assegna. Niente di nuovo, ci toccherà pareggiare e rimontare. La prima beffa è proprio qui: i venti minuti iniziali, quelli che precedono il primo gol, sono giocati splendidamente dal Lecce che costruisce e manovra, passaggi e uomini al posto giusto e al momento giusto; possesso sì, ma poche conclusioni, come sempre ci puniscono. Ma il Lecce non demorde. Il secondo tempo ci vede ancora battaglieri, meno brillanti nel gioco, ma pur sempre determinati. I genoani hanno preso un po’ più di coraggio rispetto all’inizio, e azzardano timide ripartenze, con Palacio che gestisce il pallone più di tutti. Al 61’ la svolta: un Muriel lanciatissimo pareggia con un gran tiro. Conosciamo il copione, ora ci vuole la rimonta. Il tempo scorre ma tutti ci credono, dalla Curva Nord -oggi piena-, alla Tribuna Est, dal Manzanarre al Remo. E questo avviene, in extremis, a dieci minuti dal termine, con una punizione magistrale che Brivio calcia divinamente di sinistro. Lo stadio è in estasi, il giocatore corre sotto la curva che sventola le sciarpe e agita le mani. Purtroppo, però, mancavano ancora tanti, interminabili minuti, alla fine della partita. E dunque, vuoi per questo, vuoi per la disattenzione, vuoi per Benassi che si coordina male su un pallone che sembrava molto tranquillo, il pareggio del Genoa arriva, all’86’, quando anche la più caparbia delle squadre, sente già l’acqua calda della doccia, cadere sulle spalle. Facendola breve: tre punti persi in modo veramente indecoroso; è vero, i giallorossi non perdono da tanto tempo, ma con il Siena vittorioso e il Bologna che giocherà in ritardo, pareggiare oggi è stato quasi inutile. Noi, ad ogni modo, continuiamo a crederci. Avanti Lecce!

LECCE: Benassi, Tomovic, Carrozzieri, Miglionico(71’Esposito), Cuadrado(55’Blasi), Bertolacci, Giacomazzi, Delvecchio, Brivio, Di Michele(77’Bojinov), Muriel.

GENOA: Frey, Moretti(80’Belluschi), Kaladze, Granqvist(33’Carvalho), Rossi, Jancovic(73’Constant), Biondini, Kucka, Mesto, Sculli, Palacio.

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