GROSSETO. Il comandante Schettino ''non e' ne' scivolato ne' caduto sul tetto della scialuppa. Io l'ho visto mentre abbandonava la nave con altre quattro persone''. A sostenerlo e' Giuseppe Grammatico, oggi a Grosseto nella doppia veste di legale di una famiglia palermitana e di naufrago perche' la sera del 13 gennaio era a bordo della nave.
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Un nuovo testimone, dunque, che getta ancora ombre sulla figura del capitano della Costa Concordia, Francesco Schettino.
L'uomo spiega di aver assistito alla scena mentre aspettava di salire sulla scialuppa e per questo e' stato anche sentito in Procura.
Intanto è iniziata la prima maxi udienza, quella dell'incidente probatorio per il naufragio della nave Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio all'isola del Giglio. Comune denominatore per tutti: verita' e giustizia.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Grosseto, Valeria Montesarchio, alle 11.10 è entrata nella sala del Teatro Moderno per guidare l'udienza dell'incidente probatorio sulla scatola nera e tutti i presenti si sono alzati in piedi in segno di omaggio e di saluto. Il giudice ha salutato la platea di oltre 200 persone ed ha iniziato a spiegare come si svolgerà l'udienza. Ha anche avvisato del divieto per effettuare riprese fotografiche e video. Quindi ha disposto che si procedesse all'appello.
Il teatro Moderno di Grosseto alle 9 ha aperto le porte per accogliere i partecipanti alla maxiudienza dell'incidente probatorio sulla 'scatola nera' della nave Costa Concordia. Avvocati, consulenti e anche alcuni superstiti del disastro del 13 gennaio all'Isola del Giglio sono entrati e nel foyer vengono identificati e verbalizzati dai cancellieri dell'ufficio del gip del tribunale di Grosseto, prima di accedere alla platea e prendere posto nelle poltrone davanti al palco. Le operazioni si svolgono con regolarità.
Non e' prevista la presenza del principale indagato, l'ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino. Il suo legale, avvocato Bruno Leporatti, annunciando l'assenza nei giorni scorsi, ha spiegato che ''mi preoccuperei anche per la sua sicurezza''. Ci saranno invece i magistrati, i difensori degli indagati (che in totale sono 9), i rappresentanti delle parti offese. Nel corso dell'udienza non sara' 'aperta' la scatola nera, ma saranno semplicemente affidati gli incarichi peritali per l'analisi delle registrazioni.