“Ilva, non servono leggi speciali, basta rispolverare l’accordo di programma del 2008"


TARANTO. “Le proposte per soluzioni straordinarie e per un progetto di legge speciale per Taranto potrebbero rivelarsi scelte positive, tuttavia potrebbero comportare lungaggini che il capoluogo e la provincia ionica non possono permettersi. Bisogna intervenire in tempi ragionevolmente stretti: per questo sarebbe opportuno rispolverare l’accordo di programma del 2008 nel quale sono contenuti gli interventi sia per l’Ilva che per le bonifiche del territorio”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari lascia il proprio commento sull’avvio del confronto tra il Presidente Regionale Nichi Vendola e il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini per discutere di una legge per Taranto al fine di ottenere interventi in grado di limitare le emissioni inquinanti.
“I fondi per le bonifiche e per gli altri interventi da realizzare c’erano e ci sono – sostiene Pugliese – a patto che esista la volontà di reperirli. Fa specie che solo oggi si accorgano che si possano attingere dai fondi Fas e dal Por Puglia 2007/2013. Ma tant’è: l’importante adesso è accelerare per risolvere una questione che compromette non solo l’ambiente e la salute dei cittadini ionici, ma anche la stabilità del posto di lavoro di 15mila lavoratori. Due problematiche che non possono e non devono essere in contrasto fra loro, ma che, al contrario, vivono in profonda simbiosi. L’utilizzo delle migliori tecnologie esistenti al mondo, seguendo l’esempio di altri grandi stabilimenti europei e come sosteniamo da tempo, permetterebbe di tutelare appieno la salute dei lavoratori e dei cittadini, nonché l’ambiente tarantino, consentendo, allo stesso tempo, di non minare l’attività dell’Ilva”.

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