India: rapito parlamentare Orissa. Bosusco scrive alla famiglia, vi voglio bene


BHUBANESWAR. Nuovo sequestro in India. Un centinaio di persone armate, probabilmente maoisti, hanno sequestrato oggi Jhina Hikaka, membro del Parlamento dello Stato di Orissa per il partito di governo Biju Janata Dal (BJD) del 'chief minister' Naveen Patnaik.
A riferirlo oggi i media indiani.

+ Terzi: questione va risolta rapidamente

Hikaka, 34 anni, e' stato rapito mentre insieme all'autista e alla sua guardia del corpo rientrava a casa sua in una zona fra Koraput e Laxmipur a 500 chilometri a sud di Bhubaneswar.

Anche se la polizia non ha confermato ufficialmente che si tratta di una azione dei maoisti, il rapimento e' destinato ad influire sulle trattative in corso per il rilascio di Paolo Bosusco e Claudio Colangelo in corso in Orissa.

Il premier Patnaik aveva chiesto alla guerriglia di astenersi da azioni violente durante il dialogo, e lo stesso avevano fatto anche i due rappresentanti designati dai maoisti, B.D. Sharma e Dandapani Mohanty.

Intanto ha scritto una lettera alla famiglia Paolo Bosusco, uno dei due turisti italiani rapiti il 14 marzo in India. A darne notizia e' stata l'emittente Cnn-Ibn che ha spiegato che la missiva di due facciate scritte in stampatello e' stata recapitata attraverso uno degli ostaggi indiani liberati dai guerriglieri maoisti.

"Caro papa' e cara Vanna, vi voglio molto bene anche se non sempre ve l'ho dimostrato", esordisce il 54enne piemontese, "vi scrivo mentre sono prigioniero di un gruppo di guerriglieri. Se mi libereranno ci rivedremo presto, dovesse succedermi qualcosa vi voglio dare un grande abbraccio d'amore".

Bosusco fa anche una sorta di testamento, chiedendo che siano dati 6mila euro a Santosh, il suo cuoco catturato e poi rilsciato dai maoisti, "per ringraziarlo di tutto quello che ha fatto per me". "Il resto che c'e' in banca prendilo tu Vanna, insieme alle case. Vi voglio bene, Paolo", si conclude la lettera.

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