di Vittorio Polito. Schena Editore ha pubblicato recentemente nella collana “Puglia Storica, diretta da Giovanni Dotoli, un volume dedicato ad un originale argomento “Santi sotto campana e devozione” di Liliana De Venuto e Beatrice Andriano Cestari (pagine 270 - € 20). Un oggetto di devozione molto diffuso fino alla metà del nostro secolo, la campana di vetro che ‘protegge’ statuine di Santi, Madonne, altre figure sacre ed anche soggetti profani.
«L’immagine sacra protetta da una campana di vetro è una delle forme attraverso le quali i devoti si sono appropriati di una parte del sacro ad uso domestico. La fragilità della campana protettiva non consente di risalire troppo indietro nella storia di questo strano ed affascinante manufatto, quasi sempre anonimo, del quale gran parte degli esemplari è andato perduto» (dalla presentazione di Liana Bertoldi Lenoci).
L’uso di conservare soprammobili delicati e preziosi in contenitori di vetro si affermò nel ’700, quando si iniziò a coprire con cupole di vetro orologi e figurine di porcellana che ornavano consolle e cassettoni di stile neoclassico. Nell’Ottocento la consuetudine si rafforzò, al punto che non si può ipotizzare un salotto dell’epoca senza una campana di vetro in bella mostra su un mobile.
Le autrici presentano una raccolta limitata alla Puglia, ma significativa ed illustrata con dovizia di particolari, insomma un lavoro di chiaro indirizzo scientifico che ha comportato certamente un gran lavoro di ricerca storica, tecnica e bibliografica. In realtà non è una semplice elencazione ed esposizione di immagini ma è frutto di un lungo ed approfondito studio sull’argomento.
Il volume si divide in cinque parti: la prima dedicata alla Vergine Maria nel quale sono trattati i temi della storia di Maria, del culto Mariano e delle Protettrici e titolari di Santuari; nella seconda parte si parla del Salvatore e della storia di Gesù; quindi Angeli e Arcangeli (parte terza); la parte quarta è dedicata ai Santi (alto medioevo, Santi dei secoli XI-XII), all’età dei crociati e dei pellegrini, quindi si passa ai secoli XIII-XV con i Santi degli ordini mendicanti, XVI-XVII con i Santi tridentini, per terminare con i secoli XVIII-XX dedicati alla devozione del cuore. La parte quinta, infine, è dedicata alle campane con soggetto profano. In questa sezione sono raccolti manufatti che hanno poco in comune con Santi e Madonne. Sono trofei di frutta e di fiori che le autrici hanno voluto aggiungere come appendice ai soggetti religiosi, poiché anch’essi espressione di arte popolare.
Da sottolineare che nella devozione della terra di Bari il santo miracoloso per eccellenza è San Nicola, personaggio che fin dal primo millennio dell’era cristiana ha legato la sua storia a quella della città pugliese, contribuendo a determinare la fisionomia di città marinara protesa verso l’Oriente. D’altro canto è arcinoto il riconoscimento di San Nicola quale Santo dell’ecumenismo, riconosciuto non solo in Italia, in Europa, in Russia ed in tutto il mondo.
L’opera contiene una corposa bibliografia, ampie annotazioni ed una statistica relativa alla frequenza delle immagini relativamente alla zona della ricerca (la Puglia), dalla quale si notano alle prime posizioni il Bambinello, seguito dalla campana con ramo di fiori, quindi il Sacro Cuore di Gesù con tutto il corteo di Santi e Madonne.
La foto di copertina che rappresenta la Madonna del Carmelo è di Ruggiero Di Corato.
«L’immagine sacra protetta da una campana di vetro è una delle forme attraverso le quali i devoti si sono appropriati di una parte del sacro ad uso domestico. La fragilità della campana protettiva non consente di risalire troppo indietro nella storia di questo strano ed affascinante manufatto, quasi sempre anonimo, del quale gran parte degli esemplari è andato perduto» (dalla presentazione di Liana Bertoldi Lenoci).
L’uso di conservare soprammobili delicati e preziosi in contenitori di vetro si affermò nel ’700, quando si iniziò a coprire con cupole di vetro orologi e figurine di porcellana che ornavano consolle e cassettoni di stile neoclassico. Nell’Ottocento la consuetudine si rafforzò, al punto che non si può ipotizzare un salotto dell’epoca senza una campana di vetro in bella mostra su un mobile.
Le autrici presentano una raccolta limitata alla Puglia, ma significativa ed illustrata con dovizia di particolari, insomma un lavoro di chiaro indirizzo scientifico che ha comportato certamente un gran lavoro di ricerca storica, tecnica e bibliografica. In realtà non è una semplice elencazione ed esposizione di immagini ma è frutto di un lungo ed approfondito studio sull’argomento.
Il volume si divide in cinque parti: la prima dedicata alla Vergine Maria nel quale sono trattati i temi della storia di Maria, del culto Mariano e delle Protettrici e titolari di Santuari; nella seconda parte si parla del Salvatore e della storia di Gesù; quindi Angeli e Arcangeli (parte terza); la parte quarta è dedicata ai Santi (alto medioevo, Santi dei secoli XI-XII), all’età dei crociati e dei pellegrini, quindi si passa ai secoli XIII-XV con i Santi degli ordini mendicanti, XVI-XVII con i Santi tridentini, per terminare con i secoli XVIII-XX dedicati alla devozione del cuore. La parte quinta, infine, è dedicata alle campane con soggetto profano. In questa sezione sono raccolti manufatti che hanno poco in comune con Santi e Madonne. Sono trofei di frutta e di fiori che le autrici hanno voluto aggiungere come appendice ai soggetti religiosi, poiché anch’essi espressione di arte popolare.
Da sottolineare che nella devozione della terra di Bari il santo miracoloso per eccellenza è San Nicola, personaggio che fin dal primo millennio dell’era cristiana ha legato la sua storia a quella della città pugliese, contribuendo a determinare la fisionomia di città marinara protesa verso l’Oriente. D’altro canto è arcinoto il riconoscimento di San Nicola quale Santo dell’ecumenismo, riconosciuto non solo in Italia, in Europa, in Russia ed in tutto il mondo.
L’opera contiene una corposa bibliografia, ampie annotazioni ed una statistica relativa alla frequenza delle immagini relativamente alla zona della ricerca (la Puglia), dalla quale si notano alle prime posizioni il Bambinello, seguito dalla campana con ramo di fiori, quindi il Sacro Cuore di Gesù con tutto il corteo di Santi e Madonne.
La foto di copertina che rappresenta la Madonna del Carmelo è di Ruggiero Di Corato.