ROMA. L’inflazione è spinta dall’aumento del carrello della spesa (+4,5 per cento) determinato dal balzo record nei prezzi di benzina (+18,6 per cento). gasolio (+25,5 per cento) e degli alimentari a partire dagli ortaggi (+8,6 per cento) i cui prezzi salgono per effetto di neve e gelo sui quali si sono innescati anche fenomeni speculativi. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati Istat sulla risalita al 3,3 per cento dell’inflazione a febbraio che sono stati fortemente condizionati dal grande freddo. Incrementi rispetto allo scorso anno si registrano - sottolinea la Coldiretti - anche per i prezzi del pesce fresco di mare di pescata (+5,7 per cento) e del pesce fresco di mare di allevamento (+8,9 per cento), per la carne bovina (+ 2,7 per cento), per la pasta con +2,3 per cento e soprattutto caffè (+14,7 per cento) mentre sono diminuiti i prezzi della frutta (-2,4 per cento). Il risultato è un contenimento dei consumi alimentari con le tavole degli italiani che si sono impoverite in quantità nel 2011 dalla carne bovina (-0,1 per cento) a quella di maiale e ai salumi (-0,8 per cento), dall ortofrutta (-1 per cento) alla pasta (-0,2 per cento) fino al latte fresco (-2,2 per cento), secondo una analisi della Coldiretti. Una situazione che potrebbe aggravarsi nel corso del 2012 per effetto dell’aumento delle aliquote Iva previsto per ottobre che con il passaggio dall’aliquota del 21 al 23 per cento – conclude la Coldiretti - colpirebbe alcuni prodotti di largo consumo come l’acqua minerale, la birra e il vino ma anche specialità come i tartufi mentre a quello dal 10 al 12 per cento sono interessati dalla carne al pesce, dallo yogurt alle uova ma anche il riso, il miele e lo zucchero.