“L’intervista di… Luisa Corna”: dalle avventure teatrali con i “Pirates” a il suo “Non vivere in silenzio”

di Nicola Ricchitelli. Ancora la musica protagonista – dopo le recenti chiacchierate con Alexia e Pino Fidanza (batterista dei Litfiba) – nello spazio “L’intervista” in questo 2012 che non risparmierà ai lettori della nostra testata altre sorprese. Ospite quest’oggi Luisa Corna, protagonista in questi giorni nel musical teatrale “Pirates”: «Il teatro conserva in sé un grande fascino e riscoprirlo attraverso questa esperienza è entusiasmante…».
Con l’artista romana una chiacchierata che non ha risparmiato tra l’altro il suo sconfinato amore per la musica: «La musica è da sempre stata il mio primo amore e il mio lavoro sin da ragazzina, cantavo nei locali, nelle piazze, nelle conventions…», e quindi Sanremo: «E’ stato un bel Festival musicalmente parlando, ottimi artisti e belle canzoni che rispecchiano il momento storico che stiamo vivendo…».

D: Ospite quest’oggi dello spazio “L’Intervista” la cantante – attrice Luisa Corna. Luisa, negli ultimi tempi hai riscoperto il fascino del teatro con il musical “Pirates”. Cosa ci puoi raccontare di questa nuova avventura?

R:« Nel musical “Pirates” sono la figlia di un ufficiale britannico e vengo rapita dalla ciurma del pirata Barbanera. Un musical che unisce parte della vera storia dei pirati a quella romanzata, scritta da Maurizio Colombi che è anche il regista. Il teatro conserva in sé un grande fascino e riscoprirlo attraverso questa esperienza è entusiasmante, abbiamo la possibilità di cantare alcuni dei brani storici del 900, sia Italiani che Internazionali, riarrangiati e riproposti in nuove versioni.

D: Luisa è del 2011 la tua seconda fatica discografica intitolata “Non si vive in silenzio”, quali i connotati che delineano questo disco? Tra l’altro, il singolo che dà il titolo all’album è stato scritto da Gino Paoli: quanto ti ha gratificato tutto ciò?
R: «“Non si vive in silenzio” contiene dei brani inediti e delle cover straniere delle quali ho riscritto completamente i testi in Italiano, negli ultimi anni ho avuto la possibilità di interpretare diverse canzoni nelle trasmissioni alle quali ho partecipato e quando mi confronto con dei nuovi brani sento il desiderio di esprimere quello che provo, che vivo o che ho vissuto, non a caso ho scelto questo titolo per il cd “Non si vive in silenzio”, che è un brano di Gino Paoli del ‘72, trovo che sia una frase interessante perché si dovrebbe sempre trovare la forza di dire quello che si prova senza timori, senza chiudersi e la musica è un veicolo straordinario».

D: Luisa, nel disco è contenuta “Due sillabe” scritta con Alex Britti. Come hai vissuto l’esperienza di lavorare con colui che in passato hai amato?
R: «Aver avuto la collaborazione di Alex e’ stata una bella soddisfazione, ho sempre stimato il suo modo di fare musica e il suo talento, sia come autore che come musicista. Quando mi è arrivato il brano finito e abbellito dalla sua chitarra mi ha emozionato».


D: La tua ultima esperienza televisiva – “Domenica in… rosa” è datata 2009, quanto ti manca la televisione?
R: «La tv mi ha dato molto, mi piacerebbe ritornarci se ci fosse qualcosa di adatto per me; ad oggi mi fa piacere vivere altre esperienze come il teatro e potermi dedicare maggiormente alla musica, credo che tutto ciò mi possa arricchire di esperienza».

D: Luisa, ti abbiamo nei panni di attrice, cantante e presentatrice. Quale ruolo ti si addice di più?
R:«La musica è da sempre stata il mio primo amore e il mio lavoro sin da ragazzina, cantavo nei locali, nelle piazze, nelle conventions con un gruppo musicale, abbiamo collaborato per diversi anni. Successivamente è arrivato tutto il resto, la scuola di teatro e molto dopo la tv».

D: Si è concluso da poco il Festival di Sanremo. Il Festival per te vuol dire quel 4° posto con Fausto Leali nel 2002. Come hai vissuto quell’esperienza?
R:«Andare al Festiva di Sanremo è stata l’esperienza più gratificante che ho avuto professionalmente, da sempre sognavo di salire su quel palco e poi andarci con Fausto Leali, un vero monumento della musica Italiana, ma soprattutto una persona vera, gli devo molto».

D: Rimanendo in tema “sanremese”, come giudichi la scelta del cast e della rosa degli artisti da parte di Gianni Morandi? Insomma, che Festival è stato?
R:«E’ stato un bel Festival musicalmente parlando, ottimi artisti e belle canzoni che rispecchiano il momento storico che stiamo vivendo e mi fa particolarmente piacere che nella triade vincente ci siano state 3 donne».

D: Luisa, in passato l’affilata arma del gossip non ha risparmiato il tuo nome – vedi la presunta relazione con il capo della Lega Nord Umberto Bossi – quanto il gossip può far male ad un personaggio del vostro mondo?
R: «Non si tratta di gossip, ma di maldicenze, e la cosa è decisamente diversa. Giustificarsi di cose mai accadute è qualcosa di inspiegabile. Insinua e offende non solo quello che ho fatto nella mia professione, ma soprattutto la donna, la persona».

D: Cosa c’è nel futuro di Luisa Corna?
R: «Per ora continuerò con il tour del musical “Pirates”, mentre da maggio inizierò il tour estivo, accompagnata da 4 musicisti e da mia sorella Sara che è una cantante; proporrò alcune canzoni del cd e racconterò attraverso la musica il mio percorso musicale attraverso i vari duetti che ho avuto il piacere di fare in questi anni».

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