BARI. “Se vera, la rinuncia della British Gas al rigassificatore di Brindisi è una buona notizia. E’ invece stucchevole il tentativo di negare il rischio dell’impianto solo perché non ha ciminiere e non rilascia inquinanti. Anche una centrale nucleare ha queste caratteristiche ed è pericolosa per definizione come ci hanno ricordato i tragici avvenimenti giapponesi. Il rischio di un impianto di rigassificazione è diverso ma altrettanto inaccettabile per Brindisi e per la Puglia.
Quanto alla brevità delle procedure ed alla richiesta di semplificazioni va ricordato che questa impostazione è stata già praticata dalla Società e dal Ministero ed è stata fortunatamente sconfitta dopo l’intervento della Magistratura.
Noi chiediamo per la Puglia un diverso modello di sviluppo che faccia leva sulle risorse ambientali del territorio, anche in campo energetico.
Ci battiamo per attutire l’impatto di impianti già presenti da decenni e costruiti in antitesi a questa impostazione.
Non sentiamo alcun bisogno di aggiungerne di altri da lasciare in eredità con i loro devastanti effetti ai nostri figli e nipoti.
Così il Presidente del Gruppo consiliare Sel, Michele Losappio.