BARI. Il Consiglio regionale della Puglia adotta il nastro giallo e invia un messaggio di solidarietà e di incoraggiamento ai due marò pugliesi. Su iniziativa del presidente Onofrio Introna un ordine del giorno unitario sollecita la liberazione di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre ed esprime vicinanza alle famiglie.
Constatando, con amarezza, il perdurare della detenzione dei due fucilieri del Reggimento San Marco della Marina Militare, il documento approvato all'unanimità da tutti i gruppi consiliari chiede al presidente della Giunta regionale di “attivarsi presso il Governo centrale per mantenere alto il livello di impegno attraverso tutti i canali diplomatici, al fine di ottenere la pronta scarcerazione dei due sottufficiali pugliesi, come richiesto da altre Regioni e Amministrazioni locali italiane”.
Il Consiglio auspica che vengano quanto prima accertate sia l’estraneità dei due fucilieri rispetto all’episodio contestato che la correttezza della loro condotta. Le regole d’ingaggio sono state rigorosamente rispettate, come assicura la Marina Militare, con colpi esplosi esclusivamente in aria e in acqua, a distanza di sicurezza.
Associandosi “alle cariche istituzionali dello Stato nel respingere l'accusa che i marò in servizio antipirateria a bordo della petroliera italiana abbiano colpito i due pescatori, l’Assemblea pugliese rileva come “contro ogni norma internazionale i tribunali indiani si sono dichiarati competenti a giudicare i nostri militari”, adottando decisioni che sembrano ispirate da una presunzione di colpevolezza che contrasta con i principi del diritto penale, sull’onda di un’opinione pubblica locale pesantemente orientata contro i militari italiani.
Il Consiglio regionale della Puglia sollecita inoltre “il massimo interessamento dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite”, condividendo le preoccupazioni del presidente Monti sulle ricadute negative di una violazione unilaterale del diritto internazionale nei confronti delle missioni internazionali di contrasto alla pirateria.
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