"Matrice oscura" per l'agguato ad Alberto Musy


TORINO. E' ancora nebbia sul perche' dell'agguato ad Alberto Musy, consigliere comunale ed ex sindaco di Torino del Terzo Polo, freddato con diversi colpi tra spalle e torace mentre accompagnava le sue 3 bambine a scuola. Non c'e' stata rivendicazione. Ed e' per questo che gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi.

''Matrice oscura'', dice il ministro degli Interni Annamaria Cancellieri. Una pista politica, forse, ma anche una pista professionale che puo' affondare nell'attivita' di docente e di esperto di fallimenti aziendali di Musy. Forse addirittura una pista personale. All'uomo che si dichiara liberale e cattolico, che su Facebook appare abbracciato alle sue quattro figlie e alla moglie, definito da piu' amici e colleghi ''una persona mite'', che e' stato candidato per coagulare il mondo delle professioni, che ha raccolto 22mila preferenze, e che si e' schierato con decisione a favore della Tav affrontando anche le contestazioni nella ''tana del lupo'' di Chiomonte, arriva immediata e forte la solidarieta' di tutti.

A cominciare dal leader dell'Udc Pierferdinando Casini, che e' venuto alle Molinette, dove si e' svolto l'intervento chirurgico, assieme al segretario lorenzo Cesa, fino a tutto il mondo politico subalpino. Ma monta anche l'inquietudine per un gesto che risolleva i fantasmi del passato.

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