VERCELLI. ''Tutto il Paese le e' vicino'': lo scrive il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un telegramma inviato lo scorso 8 marzo alla moglie di Franco Lamolinara, letto oggi in chiesa durante i funerali. Napolitano esprime la sua ''vicinanza affettuosa'' e sottolinea che Lamolinara ''appartiene a quella schiera di italiani che fanno onore all'Italia''.
''Siamo ancora una volta di fronte al mistero della morte e del male che ha umiliato la giustizia, ma sapremo andare avanti'': lo ha detto il vescovo di Vercelli, Enrico Masseroni, nell'omelia dei funerali di Franco Lamolinara, che sono stati celebrati, in un clima di profonda commozione, nella chiesa di San Pietro, a Gattinara (Vercelli). Alla cerimonia hanno partecipato oltre duemila persone, centinaia delle quali non sono riuscite a entrare in chiesa e sono rimaste sul sagrado, e il ministro degli Esteri, Giulio Terzi. ''Hai vissuto una vita intensa - ha aggiunto mons. Masseroni rivolgendosi direttamente a Franco Lamolinara - Eri noto per la tua bonta' e disponibilita' e - ha concluso - hai sempre saputo coltivare l'amicizia''.
Salita sull'altare per leggere il messaggio che aveva preparato, Nicole Lamolinara, la figlia di 16 anni di Franco, l'ingegnere rapito e ucciso in Nigeria, e' scoppiata a piangere e non e' riuscita a leggere quello che aveva scritto. L'ha fatto, dopo un lungo applauso alla ragazza, un amico per lei. ''Hai visto quanta gente c'e' per te papa'? Nessuno si aspettava una fine del genere papa'. Dolce notte papa'!''.
Un lieve malore ha poi impedito alla moglie di partecipare a tutta la cerimonia di tumulazione della salma del marito nel cimitero di Gattinara (Vercelli). Durante la cerimonia, alla quale ha partecipato il ministro degli esteri, Giulio Terzi, la donna si e' sentita male ed e' stata portata via, insieme al figlio Mattia. Nel cimitero e' rimasta la figlia Nicole, insieme a parenti, amici e autorita'.
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