Palese: sì alla legge sul conflitto interessi, ma senza demagogia

BARI. “E’ singolare, anche se ci trova pienamente disponibili, che in Puglia si arrivi a parlare della necessità di approvare una legge che regolamenti il conflitto di interessi tra impresa e politica, quando al Governo c’è la sinistra. Peraltro da 7 anni”. Lo sostiene in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, che aggiunge: “Sono circa 20 anni che la stessa sinistra, anche a livello nazionale, denuncia a gran voce il conflitto di interessi di Silvio Berlusconi e fa sedute di autocoscienza sul perché il tema del conflitto di interessi emerge solo mentre Berlusconi governa mentre, quando è la sinistra a governare e a poter legiferare, non riesce ad approvare alcuna norma su questo tema. Prova ne è che l’unica Legge attualmente in vigore nel nostro Paese sul conflitto di interessi si chiama Legge Frattini e fu approvata nel 2004 proprio durante un Governo Berlusconi. Oggi il Presidente Introna, sull’onda dei recenti scandali e di altrettante inchieste giudiziarie che riguardano imprenditori pugliesi scesi in politica, propone ai Presidenti dei Consigli Regionali italiani, l’approvazione di una norma unitaria sul conflitto di interessi. Ben venga, purchè chi la scrive sia in grado di inserire norme che realmente impediscano il verificarsi di episodi di corruzione nella pubblica Amministrazione. In caso contrario si farebbe solo demagogia. Piuttosto, sono di merito le riforme strutturali sulle quali la Regione ha il dovere di concentrarsi, riguardano settori strategici e non sono più rinviabili: abbiamo detto sin dalla campagna elettorale del 2010 che questa sarebbe stata una legislatura di riforme indispensabili non solo per garantire un miglior funzionamento della macchina amministrativa regionale, ma anche per recuperare il rapporto di fiducia con i cittadini. Oltre a Statuto e Legge elettorale, il cui iter di riforma è già all’attenzione delle forze politiche, è ineludibile ed urgente giungere entro breve tempo all’approvazione di una Legge Regionale che consenta alla Giunta un maggiore controllo sull’operato e sui Bilanci delle Agenzie regionali, delle società partecipate e delle Asl che al momento, per ammissione dello stesso Governo regionale, sfuggono ad ogni controllo, diventando centri di sprechi e di opacità che non si possono più tollerare in una Regione in cui i cittadini pagano ben 340 milioni di euro di tasse regionali in più. Quindi – conclude Palese - ben venga una legge sul conflitto di interessi, ma quello che serve davvero sono riforme che migliorino la qualità della vita dei cittadini e rendano più efficiente e trasparente la Pubblica Amministrazione”.

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