Rapinarono gioielleria a Milano: in manette 3 giovanissimi di Vieste


FOGGIA. Lo scorso 24 ottobre misero a segno una rapina violenta ai danni della gioielleria 'Washington' di Milano, picchiando il titolare, ferito da una coltellata, e la moglie. Tre giovani di Vieste, in provincia di Foggia, sono stati arrestati da agenti del Commissariato di Manfredonia e della Squadra Mobile di Foggia, in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Milano.

Si tratta di un 21enne, e di due diciottenni. Nei loro confronti sono state eseguite ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Milano, Giuseppe Vanore, su richiesta del sostituto della Procura lombarda Francesca Celle. Una quarta persona, che insieme a S. aveva la funzione di 'palo', non e' stata ancora identificata. Il bottino consisteva in 12.000 euro in contanti e in vari orologi di pregio, articoli di oreficeria, gioielleria ed altro per un valore totale di 63.000 euro.

Un rapinatore si occupo' della moglie del titolare costretta sotto la minaccia di una pistola a seguirlo nel retro del negozio, dove la picchio'. L'altro, invece, aggredi' il gioielliere ferendolo con un coltello e facendolo cadere a terra, infierendo su di lui con botte e legandogli le mani con nastro adesivo per immobilizzarlo. Anche l'uomo fu trascinato sul retro, dove continuarono a picchiarlo con uno sgabello di metallo. Quindi, dopo essersi impossessati del bottino, scapparono.

Uno dei rapinatori perse una scarpa nel negozio mentre all'esterno sulla via di fuga fu trovato un coltello. Le vittime riuscirono a fornire ai poliziotti una descrizione dettagliata dei malviventi che avevano agito a volto scoperto. Un paio di rapine commesse da un giovane viestano con modalita' simili ad aprile e agosto 2011 e le riprese della telecamera della metropolitana che riprendevano i malviventi, uno dei quali senza una scarpa, durante la fuga, hanno aiutato ulteriormente gli investigatori. Nelle immagini si vedevano anche i due giovani che avevano fatto da palo e che avevano aiutato gli altri.

Un supporto e' venuto anche dal profilo facebook del giovane viestano gia' arrestato per una precedente rapina. Gli inquirenti hanno individuato le foto dei due, riconosciuti successivamente dalle due vittime milanesi. Altro elemento i tabulati telefonici dei due autori materiali che in quei giorni precedenti alla rapina hanno agganciato celle telefoniche presenti a Milano, almeno fino al 25 ottobre 2011, giorno successivo alla rapina, in cui alla sera i due, in compagnia di una terza persona, si recarono nel piazzale della stazione di Lambrate per fare ritorno, in corriera, in Puglia.

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