LECCE. "Da sindaco di Lecce mi sento in dovere di raccogliere le istanze dei cittadini. Quando sono chiamato in prima persona a dover dare risposte, mi adopero per farlo. Quando è qualcun altro chiamato a darle, e non le dà, allora - da sindaco di questa comunità - ho il dovere istituzionale di raccogliere la disperazione della gente e darne voce, quando i gridi d'allarme restano inascoltati". Lo sostiene il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, a riguardo dei presunti ritardi della Regione Puglia nella trasmissione delle autorizzazioni all'Inps per l'erogazione di Cig e mobilità in deroga.
"Vi parlo di una vicenda - prosegue Perrone - che, nonostante l'assoluta gravità, non è ancora finita alla ribalta delle cronache. Questo, per due motivi. Primo. I cittadini sono vittime di logoranti attese, di mancate risposte. Secondo. L'ente preposto, la Regione Puglia, non si è preoccupato di fornire le dovute comunicazioni alle famiglie interessate. Non ha spiegato loro lo status quo, forse nella speranza che la questione non venisse a galla, in un momento delicato come questo".
"Dovete sapere - precisa il sindaco - che, dal primo gennaio 2012, l'ufficio regionale dell'Inps è sprovvisto delle autorizzazioni della Regione per l'erogazione di CIG e mobilità in deroga, a centinaia di aziende di Lecce e provincia, e di migliaia nel resto della Puglia. Parliamo di un numero esorbitante di lavoratori, ognuno con le rispettive famiglie, cui viene negato l'unico strumento di sostentamento. Cittadini provati dalla perdita temporanea (CIG) o definitiva (mobilità) del posto di lavoro, che raccontano di aver subito, nell'arco del 2011, mesi e mesi di ritardi, a causa di iter burocratici ostici e lenti. Queste famiglie stentano a vivere. Non hanno un lavoro, non hanno i soldi per assicurarsi la vita e per sfamare i propri figli".
"Oggi è 2 marzo - sottolinea - e la situazione è questa. Dopo aver trascorso un anno di attese (le mensilità non sono mai arrivate puntuali) i lavoratori hanno visto il 2012 aprirsi nel peggiore dei modi: sono in attesa della CIG e della mobilità in deroga di questi primi mesi dell'anno ma, ahimè, non sono a conoscenza del fatto che probabilmente per il momento non vedranno un euro.
Questo, perché l'ufficio regionale dell'Inps comunica di non aver ancora ricevuto, ad oggi, le autorizzazioni necessarie che la Regione, già due mesi fa, doveva provvedere a trasmettere. Questa mancanza ha determinato il blocco delle erogazioni a migliaia di lavoratori in tutta la regione e a tantissimi a Lecce e in provincia. Un blocco che si protrarrà finché la Regione, chiamata a rispondere economicamente alla sua quota parte (pari al 40%), secondo quanto stabilito dall'accordo Stato-Regioni del 20 Aprile 2011, non provvederà ad autorizzare i pagamenti. Gli accordi sottoscritti fra le varie province pugliesi e le organizzazioni sindacali, hanno convalidato l'autorizzazione di ore a copertura del 2012 o di parte di esso. La stessa Regione, aveva assicurato che CIG e mobilità in deroga sarebbero stati assicurati anche per il 2012, alla luce della esponenziale crescita del fabbisogno territoriale di questi ammortizzatori in deroga che, soltanto a Lecce, rispetto al 2010, vede registrare un 3,36% in più.
Nessuna comunicazione è stata fornita ai lavoratori, che in questi mesi - a causa dei continui ritardi - hanno fatto appelli sugli organi di informazione, hanno partecipato ai sit-in organizzati dai sindacati e hanno atteso - la speranza è l'ultima a morire - che i soldi arrivassero", aggiunge Perrone.
Chiediamo alla Regione di fare quanto richiesto perché si sblocchino gli iter procedurali e l'Inps sia nuovamente legittimata a erogare quanto stabilito dalle norme del Governo e regionali", conclude il primo cittadino.
"Vi parlo di una vicenda - prosegue Perrone - che, nonostante l'assoluta gravità, non è ancora finita alla ribalta delle cronache. Questo, per due motivi. Primo. I cittadini sono vittime di logoranti attese, di mancate risposte. Secondo. L'ente preposto, la Regione Puglia, non si è preoccupato di fornire le dovute comunicazioni alle famiglie interessate. Non ha spiegato loro lo status quo, forse nella speranza che la questione non venisse a galla, in un momento delicato come questo".
"Dovete sapere - precisa il sindaco - che, dal primo gennaio 2012, l'ufficio regionale dell'Inps è sprovvisto delle autorizzazioni della Regione per l'erogazione di CIG e mobilità in deroga, a centinaia di aziende di Lecce e provincia, e di migliaia nel resto della Puglia. Parliamo di un numero esorbitante di lavoratori, ognuno con le rispettive famiglie, cui viene negato l'unico strumento di sostentamento. Cittadini provati dalla perdita temporanea (CIG) o definitiva (mobilità) del posto di lavoro, che raccontano di aver subito, nell'arco del 2011, mesi e mesi di ritardi, a causa di iter burocratici ostici e lenti. Queste famiglie stentano a vivere. Non hanno un lavoro, non hanno i soldi per assicurarsi la vita e per sfamare i propri figli".
"Oggi è 2 marzo - sottolinea - e la situazione è questa. Dopo aver trascorso un anno di attese (le mensilità non sono mai arrivate puntuali) i lavoratori hanno visto il 2012 aprirsi nel peggiore dei modi: sono in attesa della CIG e della mobilità in deroga di questi primi mesi dell'anno ma, ahimè, non sono a conoscenza del fatto che probabilmente per il momento non vedranno un euro.
Questo, perché l'ufficio regionale dell'Inps comunica di non aver ancora ricevuto, ad oggi, le autorizzazioni necessarie che la Regione, già due mesi fa, doveva provvedere a trasmettere. Questa mancanza ha determinato il blocco delle erogazioni a migliaia di lavoratori in tutta la regione e a tantissimi a Lecce e in provincia. Un blocco che si protrarrà finché la Regione, chiamata a rispondere economicamente alla sua quota parte (pari al 40%), secondo quanto stabilito dall'accordo Stato-Regioni del 20 Aprile 2011, non provvederà ad autorizzare i pagamenti. Gli accordi sottoscritti fra le varie province pugliesi e le organizzazioni sindacali, hanno convalidato l'autorizzazione di ore a copertura del 2012 o di parte di esso. La stessa Regione, aveva assicurato che CIG e mobilità in deroga sarebbero stati assicurati anche per il 2012, alla luce della esponenziale crescita del fabbisogno territoriale di questi ammortizzatori in deroga che, soltanto a Lecce, rispetto al 2010, vede registrare un 3,36% in più.
Nessuna comunicazione è stata fornita ai lavoratori, che in questi mesi - a causa dei continui ritardi - hanno fatto appelli sugli organi di informazione, hanno partecipato ai sit-in organizzati dai sindacati e hanno atteso - la speranza è l'ultima a morire - che i soldi arrivassero", aggiunge Perrone.
Chiediamo alla Regione di fare quanto richiesto perché si sblocchino gli iter procedurali e l'Inps sia nuovamente legittimata a erogare quanto stabilito dalle norme del Governo e regionali", conclude il primo cittadino.
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