Se Monti sconvolge il sistema partitico italiano


ROMA. Non c’è pace per i partiti italiani con il Professore. Il governo Monti continua a sconvolgere l’intero sistema politico italiano. Non mancano, poi, i problemi interni del Pd e del Pdl con l’ennesimo flop di Bersani alle primarie di Palermo e i dubbi sulla gestione dei congressi di Alfano. Chi sembra approfittarne è Nichi Vendola. Dopo la vittoria alle primarie di Genova con Doria, il leader della Sel continua a rafforzarsi. L’obiettivo è quello di diventare alfiere di un programma di rinnovamento che interessi tutto il centro-sinistra. Prima però c’è da oltrepassare l’ostacolo delle primarie nazionali. Inoltre, l’ambizione della Sel è quella di entrare nel gruppo di partiti che lavorano a una “nuova” Unione Europea con i socialisti francesi e i socialdemocratici tedeschi. Intanto, l’Idv potrebbe essere l’alleato che cerca proprio la Sel per creare a sinistra un polo alternativo al Partito Democratico. A Di Pietro non piace l’appoggio del Pd al governo Monti, anche se è difficile pensare che si vada ad una rottura. In vista delle prossime amministrative la partita si gioca anche con il Terzo Polo. Nelle ultime settimane l’attenzione di Casini e soci è caduta su Walter Veltroni che con l’ormai celebre intervista a Repubblica ha parlato con un gergo centrista. L’Udc ne è uscito rinforzato anche perché nel Pd, la componente democristiana di Fioroni spinge per una alleanza con il partito di centro. Nel fronte Pdl invece, l’attenzione si sposta a Palermo dove l’ex berlusconiano Miccichè, leader di Forza del Sud, si è alleato a Fini e Casini nel sostenere il candidato sindaco Massimo Costa. Alfano dovrà decidere se puntare su Francesco Cascio o appoggiare Costa, anche se Lombardo ha già avvisato che l’alleanza con il Pdl è impossibile. Infine la Lega Nord, i cui rapporti con Berlusconi sembrano ormai irrecuperabili. Nonostante quest’ultimo ha precisato che l’essere su due posizioni diverse sul governo Monti non significa porre fine all’alleanza con la Lega, Maroni e Calderoli sono stati chiari, il Carroccio andrà da solo alle prossime amministrative di Parma, Verona e degli altri comuni in attesa di elezioni.

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