di Dario Durante. La situazione dei medici del pronto soccorso del Servizio Sanitario Nazionale è stato l'oggetto di un incontro tra l’assessore regionale Ettore Attolini e il sindaco di Taranto Ezio Stefàno, accompagnato da una delegazione ionica di “Sinistra Ecologia e Libertà”.
Stabilizzati con una legge regionale che prevedeva comunque la disciplina concorsuale, tali medici successivamente venivano de-stabilizzati con una sentenza della Corte Costituzionale chiamata in causa da un ricorso del governo Berlusconi.
Da qui, il nuovo intervento della giunta Vendola che, grazie al lavoro delle Commissioni “ad-acta” consiliare e tecnica, hanno predisposto un nuovo disegno di legge (da approvare nel prossimo consiglio regionale) in cui si prevede l’equipollenza tra il servizio prestato nelle strutture di Medicina e chirurgia di accettazione ed urgenza e il possesso del titolo di abilitazione in Medicina di emergenza territoriale o la presenza nelle graduatorie di Medicina del Territorio (Guardia Medica).
In tal modo – ha rassicurato Attolini al primo cittadino della città bimare – «i medici “de-stabilizzati” dei vari Pronto Soccorso regionali avranno la possibilità di continuare a svolgere il loro servizio in vari punti di primo intervento regionali (PPI), scongiurando in tal modo lo spettro della disoccupazione ed evitando così di perdere importanti professionalità maturate nel corso degli anni».