MILANO. La Procura di Milano ipotizza un 'sistema' che vede emergere punti di contatto tra l'inchiesta che ha portato in carcere l'ex vice presidente del consiglio regionale e assessore all'ambiente del Pdl Nicoli Cristiani e quella che vede indagato il presidente leghista del consiglio Davide Boni. In un recente interrogatorio Nicoli Cristiani avrebbe fornito agli inquirenti elementi che fanno ipotizzare l'esistenza di un meccanismo di corruzione simile nei due partiti se non addirittura una rete di rapporti tra assessori.
Gli imprenditori che chiedevano favori, infatti, viene fatto notare negli ambienti investigativi, dovevano necessariamente rivolgersi a diversi assessorati per ottenere una corsia preferenziale per le loro pratiche. Entrambe le inchieste, quella su Nicoli Cristiani e quella su Boni, sono coordinate dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dal pm Paolo Filippini. Nicoli Cristiani, ex assessore all'ambiente, e' stato arrestato per corruzione nell'ambito di un'inchiesta sul traffico illecito dei rifiuti nel novembre scorso, mentre le accuse a Boni si riferiscono a quando rivestiva la carica di assessore all'edilizia e al territorio. Nicoli e' stato scarcerato il 24 febbraio scorso a pochi giorni di distanza da un lungo interrogatorio poi secretato dagli inquirenti.
(Fonte: Agi.it)
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