di Dario Durante. Atmosfera sempre più tesa a Taranto in vista delle elezioni comunali: da una parte, il neo coordinatore provinciale del PdL Luigi Montanaro sta cercando di sancire un'alleanza con i centristi di Casini, dall'altra parte non sembrano placarsi gli animi tra le diverse frange del centrosinistra sulla questione ambientale.
«La vicenda Ilva, con le decisioni assunte da Vendola, non deve diventare oggetto e materia della prossima contesa elettorale» chiarisce il consigliere regionale Alfredo Cervellera (Sel) che attacca il collega Patrizio Mazza (IdV), reo «di lanciare nell’agone politico una polemica inutile e soltanto funzionale ad alzare un polverone per avviare la sua campagna elettorale a Candidato Sindaco».
Prontamente è arrivata la replica dello stesso Mazza (la cui assenza dalla recente riunione sull'emergenza Taranto convocata dal presidente regionale non è passata inosservata) che ricorda «il silenzio e l'atteggiamento omertoso sulla questione sanitaria ed ambientale di Cervellera circa la richiesta dell'istituzione di una commissione speciale per la città».
«Se veramente Vendola volesse riscattare il nostro territorio, accoglierebbe il mio accorato appello a ripensare una politica di sviluppo e di rinfrancamento basata su una riconversione industriale, cioè su un'altra diversa economia strettamente dipendente dalla vocazione naturale. Solo Vendola, in concertazione con gli Enti locali – continua l'esponente dell'IdV – può realizzare codesto forte appello disperato di un territorio che muore dimostrando a tutti di essere il nostro grande presidente di sinistra attento alla materia ecologista su cui risulta veramente difficile tessere parole di poesia che non richiamino invece versi di tragedia».
Un richiamo alla sobrietà e alla correttezza nel rapporto con i colleghi del consiglio regionale è arrivato a Mazza dal capogruppo consiliare Sel Michele Losappio.
Prove di forza e nervosismo, dunque, caratterizzano il centrosinistra ionico che probabilmente si presenterà spaccato all'appuntamento elettorale. Il sindaco Stefàno, infatti, sta pagando a caro prezzo la sua ricandidatura e rischia, dopo la frattura con l'ex assessore Dante Capriulo, risultato vincitore alle “primarie senza partito” di domenica scorsa, di perdere l'appoggio di un vasto fronte ambientalista deciso, questa volta, a scendere in campo.