BARI. Appena cinquanta-sessanta anni fa, la strada era il luogo degli incontri, del riposo, dello svago; in strada si lavorava (i lavori artigianali come calzolaio, arrotino, riparatore di ombrelli, lustrascarpe, venditori con e senza licenza ecc.), per strada le donne, sedute fuori dagli usci cucivano, ricamavano, facevano la salsa, per strada s’improvvisavano spettacoli e i ragazzi si riunivano e giocavano. Molti erano i giochi che si praticavano facendo ricorso alla creatività, all’ingegno; bastava un fazzoletto (o fazzuètte), un grosso chiodo (u cendròne), un tappo di bottiglia (la ramètte), le biglie (le pallìne), la trottola (u verrùzze), la cerbottana (le cannùcce e scartùcce), al mitico pallone ecc. Ma c’erano giochi che non avevano bisogno di nulla, solo dei corpi e dell’intelligenza e allora via con stacce, strifòne, sguìnge, a nascònne, la cambàne e infine il bello e affascinante “iune mond’a la lune” che fornisce il titolo allo spettacolo.
La compagnia teatrale Amici del Sipario torna in scena con l’opera in vernacolo barese June mond’a la lune di Emanuele Battista. Lo spettacolo, una fiaba in atto unico, racconta in chiave di rivisitazione la Bari degli anni 50-60 del secolo scorso, il cui protagonista è un calzolaio che ha il suo posto di lavoro in un angolo di strada. Mèste Pierìne - questo è il suo nome - è un uomo anziano, buono, che ha il compito di stabilire la pace tra le famiglie di palazzi attigui sempre in lite e la vittima principale di queste angherie è proprio lo sfortunato protagonista che viene più volte invitato a lasciare quel posto che, a dire della signora “facoltosa”, con la sua presenza è deturpato nel decoro. Intanto il banchetto del ciabattino è meta di altri lavoratori ambulanti come lo scrivano, il riparatore di ombrelli, la venditrice di stracci vecchi e anche di un famoso personaggio che improvvisava spettacoli di strada. La cornice rumorosa e chiassosa la fanno i bambini del vicinato, poveri e ricchi che giocano e si azzuffano.
Il numeroso cast è composto da 24 interpreti, con la partecipazione di 12 ragazzini, e dai componenti fissi della compagnia Amici del Sipario: Maurizio Sarubbi, Maria Rosaria Ranieri, Maria Barbone, Massimo Restelli, Isabella Battista, Concetta Rinaldi, Canio Vitrani, Andrea De Tullio, Armando De Tullio, Luciano Morcavallo Gaetano Romanelli, Rino Nenna, Vincenzo Chiedi e Michele Piperis.
Regia di Emanuele Battista, luci e suoni Peppino Lorusso, costumi Grazia Carella, scenografia Maria Barbone.
Gli appuntamenti sono suddivisi così:
Teatro di Cagno (Corso Alcide De Gasperi 320)
Sabato 21 Gennaio ore 20,00 - Domenica 22 Gennaio ore 17,30
Granteatrino “Casa di Pulcinella” c/o Stadio della Vittoria
Sabato 28 Gennaio ore 20,30 Sabato 4 – 11 – 18 – 25 Febbraio ore 20,30
Sabato 3 – 10 – 17 – 24 – 31 Marzo ore 20,30
Domenica 1 Aprile ore 18,00.
Infotel 335.7826236 – 080.5024444; amicidelsipario@gmail.com
La prenotazione è obbligatoria
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