di Redazione. "Sono soddisfatto perche' erano due anni che ad un vertice Ue non ci si dedicava a temi diversi dalla crisi finanziaria. E' un buon segno parlare di temi diversi dalla crisi. Speriamo sia uscita un po' di scena. Speriamo per sempre''. E' questo il commento a caldo fatto dal premier Mario Monti ieri sull'andamento dei lavori della prima giornata del Consiglio europeo.
Un vertice che rappresenta, come sottolineato dallo stesso presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, ''un punto di svolta'' se, dopo tanto tempo dallo scoppio della crisi finanziaria, non affronta temi quali il rigore e l'austerita' ma il rilancio della crescita e dell'occupazione.
Sebbene i problemi quali crisi greca e fondo salva-stati siano ancora in piedi, la crescita e il rafforzamento della competitivita' sono i punti principali dell'agenda che il premier italiano sta dettando all'Europa, tanto da firmare quella lettera inviata nei giorni scorsi ai vertici Ue nella quale si definisce una sorta di piano, una scaletta di interventi per il rilancio dell'Europa.
La posizione assunta dall'Italia nella gestione della crisi viene ritenuta dall'intera comunita' europea una sorta di faro da seguire per trovare la strada dell'uscita dalla crisi stessa. Lo stesso Cancelliere tedesco Angela Merkel, con il quale Monti ieri ha avuto un incontro bilaterale di circa venti minuti prima dell'avvio del Consiglio si e' complimentata per tassi e spread in calo.
Ma sul fondo salva-stati la discussione ha diviso gli stati, la Germania ancora piu' di altri, a sollevare forti obiezioni. Per quanto riguarda la Grecia, ieri si e' svolta una riunione dell'Eurogruppo interamente dedicata ad Atene. Le misure decise dal governo di Papademos sono considerate positivamente dall'Europa ma non al punto da sbloccare la tranche di aiuti, che dovrebbe pero' essere adottata con il prossimo Eurogruppo, convocato per il 12 marzo.
Sul fondo salva-stati ci si concentrerà, invece, nel mese di marzo. Van Rompuy, quasi a voler fugare i timori generati dalla decisione della Germania di non voler affrontare il tema in questo vertice, sottolinea che si seguira' la strada ''decisa nel Consiglio di dicembre'', che collocava appunto in marzo il tempo della discussione e della decisione. Le riunioni di Eurogruppo ed Ecofin, sedi naturali dove definire la questione, sono in calendario per il 12 e 13 marzo prossimi.
Un vertice che rappresenta, come sottolineato dallo stesso presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, ''un punto di svolta'' se, dopo tanto tempo dallo scoppio della crisi finanziaria, non affronta temi quali il rigore e l'austerita' ma il rilancio della crescita e dell'occupazione.
Sebbene i problemi quali crisi greca e fondo salva-stati siano ancora in piedi, la crescita e il rafforzamento della competitivita' sono i punti principali dell'agenda che il premier italiano sta dettando all'Europa, tanto da firmare quella lettera inviata nei giorni scorsi ai vertici Ue nella quale si definisce una sorta di piano, una scaletta di interventi per il rilancio dell'Europa.
La posizione assunta dall'Italia nella gestione della crisi viene ritenuta dall'intera comunita' europea una sorta di faro da seguire per trovare la strada dell'uscita dalla crisi stessa. Lo stesso Cancelliere tedesco Angela Merkel, con il quale Monti ieri ha avuto un incontro bilaterale di circa venti minuti prima dell'avvio del Consiglio si e' complimentata per tassi e spread in calo.
Ma sul fondo salva-stati la discussione ha diviso gli stati, la Germania ancora piu' di altri, a sollevare forti obiezioni. Per quanto riguarda la Grecia, ieri si e' svolta una riunione dell'Eurogruppo interamente dedicata ad Atene. Le misure decise dal governo di Papademos sono considerate positivamente dall'Europa ma non al punto da sbloccare la tranche di aiuti, che dovrebbe pero' essere adottata con il prossimo Eurogruppo, convocato per il 12 marzo.
Sul fondo salva-stati ci si concentrerà, invece, nel mese di marzo. Van Rompuy, quasi a voler fugare i timori generati dalla decisione della Germania di non voler affrontare il tema in questo vertice, sottolinea che si seguira' la strada ''decisa nel Consiglio di dicembre'', che collocava appunto in marzo il tempo della discussione e della decisione. Le riunioni di Eurogruppo ed Ecofin, sedi naturali dove definire la questione, sono in calendario per il 12 e 13 marzo prossimi.
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Politica