"Un furto annunciato quello al Cup di Ostuni"

BARI. “Un furto annunciato”. Questa l’opinione del consigliere regionale del Pdl Pietro Iurlaro circa il colpo presso il Centro Unico di Prenotazione di Ostuni, già più volte, in passato, preso di mira dai ladri della zona.
“Questa volta hanno fatto centro - dice Iurlaro – con un bottino di oltre 10.000 euro, frutto di un furto neanche particolarmente complesso. Anzi. Nella sede di della Città Bianca tutto sembra essere fatto apposta per invogliare persino il più ozioso dei malfattori. Su di un lato, in bella vista, una gracile cassaforte a muro, celata miseramente da un quadro più piccolo della stessa cassaforte, le cui chiavi sarebbero smarrite da tempo. Sullo stesso lato, nascosta (eufemismo) da un armadio, c’è un’altra cassaforte, modello discount, fatta installare dal direttore del distretto, sordo ai continui richiami circa l’evidente inadeguatezza della stessa. Questo perché gli affari, in casa ASL, vanno a gonfie vele: migliaia di euro incassati ogni giorno, grazie ai pagamenti richiesti anche da chi, pur non usufruendo delle visite già prenotate, se non disdette entro gli striminziti termini previsti, è costretto a sborsare la somma dovuta . Gelosamente custodita nella cassaforte per una intera settima. Questo perché, sempre nell’ottica del risparmio sfrenato, il distretto ha ritenuto di abolire il ritiro giornaliero dell’incasso, sostituendolo con uno settimanale. Bel risparmio!”.
Iurlaro concludendo, affila il colpo: “Sistema di allarme assente, porte di accesso blindate assenti, vigilanza notturna assente, videocamere di sorveglianza assenti e, colmo dei colmi, segnalazioni notturne sulla porta di accesso agli uffici incredibilmente lasciata aperta! Tanto varrebbe apporre un bel tappeto rosso e un’insegna luminosa! Questo il consiglio che mi sento di dare alla dottoressa Rosa Rosato, evidentemente colta da un improvviso sdoppiamento della personalità: da un lato, la ricerca del risparmio sulla sicurezza. Dall’altro, la generosità di voler rendere fruibili ai malfattori i soldi dei cittadini. E solo i loro visto che, a differenza delle casseforti in uso presso il CUP di Ostuni, gli stipendi dei dirigenti ASL sono ben blindati./

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