BARI. “Ci auguriamo che gli scenari preannunciati dall’agenzia Fitch non si realizzino. Per questo riteniamo improrogabile e urgente un monitoraggio profondo della situazione dei trasporti a livello regionale e locale, al fine di ricercare soluzioni alternative al paventato aumento delle tariffe”.
E’ quanto sostiene Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, riguardo alle previsioni dell’agenzia di rating Fitch, secondo la quale, qualora dovessero essere confermati i tagli agli enti locali, le tariffe dei trasporti pubblici schizzerebbero a un + 20%.
“In un momento storico contraddistinto da aumenti costanti e insostenibili della benzina, da un’inflazione galoppante che ha causato un crollo dei consumi ai livelli di trenta anni fa, il ricorso al trasporto pubblico rappresenta una necessità primaria per quanti devono percorrere parecchi chilometri per raggiungere il proprio posto di lavoro, di studio o, addirittura un ospedale. Penalizzarli con ulteriori, pesanti balzelli o con una considerevole riduzione dei servizi, significherebbe infierire oltremodo su una condizione economica e sociale già di per sé drammatica, oltre che, di fatto, negare il diritto universale alla mobilità a tanti pensionati, lavoratori e studenti”.
E’ quanto sostiene Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, riguardo alle previsioni dell’agenzia di rating Fitch, secondo la quale, qualora dovessero essere confermati i tagli agli enti locali, le tariffe dei trasporti pubblici schizzerebbero a un + 20%.
“In un momento storico contraddistinto da aumenti costanti e insostenibili della benzina, da un’inflazione galoppante che ha causato un crollo dei consumi ai livelli di trenta anni fa, il ricorso al trasporto pubblico rappresenta una necessità primaria per quanti devono percorrere parecchi chilometri per raggiungere il proprio posto di lavoro, di studio o, addirittura un ospedale. Penalizzarli con ulteriori, pesanti balzelli o con una considerevole riduzione dei servizi, significherebbe infierire oltremodo su una condizione economica e sociale già di per sé drammatica, oltre che, di fatto, negare il diritto universale alla mobilità a tanti pensionati, lavoratori e studenti”.
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