Amministrative Erchie: intervista al candidato sindaco Giuseppe Polito (Insieme per il paese che vogliamo)
di Daniele Martini. Intervista al candidato sindaco Giuseppe Polito (Insieme per il paese che vogliamo).
D. Come mai ha dato questo nome alla sua lista civica e da quali partiti è composta?
R. Quando abbiamo deciso di costituire questa lista civica, ci si è posti il problema del titolo della lista stessa che potesse racchiudere le direttive, le problematiche, le aspirazioni dei suoi componenti, riguardo a quello che noi ci aspettavamo per il paese stesso. "Insieme per il paese che vogliamo": questo è il titolo che abbiamo voluto dare e, oltre al titolo, sono rappresentati con colori diversi, del bianco, rosso e verde le varie fasce di età della società civile. Siamo un gruppo di giovani, una lista che vuole rinnovare l'andamento della cosa pubblica, delle problematiche amministrative in Erchie, visto e considerato che da anni, se non da decenni, c'è proprio una stagnazione a livello culturale ma anche amministrativa. Prima che sia amministrativo, ritengo che sia un problema di cultura generale, ed è su questo piano che noi vogliamo agire per un rinnovamento basilare
D. Ha già avuto modo di poter lavorare per il comune di Erchie? Se si, qual è stato il suo incarico?
R. Le premetto che io, 5 anni fa, sono stato candidato, e sono anche il più suffragato dei candidati consiglieri in quota ex AN. Quindi, successivamente, come ben sappiano, AN e Forza Italia sono confluiti nel PdL. Che cosa è risultato? Io ho cercato di dare il mio contributo con passione, con genuinità, visto che non sono un politico nato. Volevo dare semplicemente, in ambito amministrativo, in una forma estensiva, quello che io già in termini privati, a livello personale, faccio sia come medico ogni giorni in contatto con pazienti neoplastici, quindi con problematiche tutte particolari, sia anche come volontario in alcune associazioni site in Erchie: Avis, Admo (di cui sono vice-presidente), Aido. In quanto all'Admo noi abbiamo fatto in modo che qui in Erchie ci sia la selezione in loco delle persone candidate al trapianto di midollo osseo, lo facciamo qui in Erchie, e diamo anche questa agevolazione a tante persone, giovani soprattutto, non solo di Erchie, ma anche dei paesi del circondario.
D. Cosa prevede il suo programma elettorale?
R. Noi abbiamo posto particolare attenzione su alcune problematiche. Intanto i giovani. I giovani rappresentano la fascia d'età che noi abbiamo privilegiato in questo programma. A tal riguardo ho istituito, e gli altri candidati sono stati felici di perseguire questo obiettivo, abbiamo creato una cosiddetta "Casa dei Progetti". Che cosa prevede la "Casa dei Progetti? E' un laboratorio, Chiamiamolo "laboratorio", anche se la parola laboratorio è un poco abusata. Un laboratorio di idee, di intenti, di istanze, di tutte le fasce d'età della popolazione, soprattutto giovani e meno giovani. Qual è il principio che ci anima? Qualsiasi giovane, qualsiasi persona può riferire in questa "Casa dei Progetti" un'idea: un'idea progettuale, un'idea per il paese, qualsiasi idea, soprattutto anche idea lavorativa, anche la più strana. Sarà vagliata da un pool di persone qualificate indipendenti e che vaglieranno la realizzazione pratica di quest'idea. Saranno selezionati i progetti o le idee più ad impatto pratico, con più risvolti pratici, saranno finanziati, le persone che progetteranno l'idea saranno indirizzati verso un corso di preparazione con tutte le professionalità ad hoc tipo professionisti del marketing, professionisti in altri settori per un anno. Si valuterà lì per lì chiaramente nel contingente qual è il tempo più idoneo per dargli delle basi di preparazione. sarà dato un finanziamento a fondo perduto per i primi 2 o 3 anni eventualmente, in modo che loro possano essere facilitati nell'iniziare questa attività lavorativa. Né più né meno di quanto succede in altre realtà comunali. Questa "Casa dei Progetti" sarà finanziata, in buona parte, con i proventi che il candidato sindaco, che io lascerò personalmente, per quanto riguarda le mie indennità, al comune. Io vorrò solamente un rimborso spese, il resto sarà lasciato per finanziare questa "Casa dei Progetti". Probabilmente non sarà sufficiente, probabilmente non sarà la panacea di tutto il problema disoccupazione che riguarda soprattutto i giovani, ma certamente sarà un buon inizio. Avremmo bisogno sicuramente di finanziamenti regionali ed europei e, a tal riguardo, dico fin d'ora, che ho creato una task force, un pool di persone qualificate che andranno a ricercare i finanziamenti. Sappiamo benissimo che molti dei finanziamenti che la CEE o la Regione elargisce, ritornano indietro, e questo noi lo dobbiamo evitare. Lo dobbiamo evitare con delle progettualità specifiche, con dei progetti mirati, con dei progetti fatti perbene, perché spesso vengono fatti dei progetti da persone che non hanno alcuna preparazione.
D. Cosa farà per promuovere meglio il turismo e le infrastrutture ad Erchie?
R. Il turismo. Noi dobbiamo sviluppare il turismo, soprattutto quello religioso, ma io ritengo con la giusta misura. Perché, se è vero che il turismo religioso è importante, soprattutto per un paese in cui c'è il Santuario di Santa Lucia, noi dobbiamo valorizzare il Santuario di Santa Lucia, dobbiamo inserirlo in un circuito di paesi in cui ci sono questi santuari, queste bellezze a carattere religioso, ma col giusto peso. Che cosa voglio dire? Non posso non fare riferimento all'operato che ha fatto l'attuale sindaco in carica, Giuseppe Margheriti, che ha dato ampio risalto al turismo religioso con il gemellaggio con la città di Siracusa. Si prepara adesso a fare il gemellaggio con la città di Venezia, perché sappiamo che Venezia possiede alcune reliquie della Santa. Bene, facciamo tutto quello che serve per dare risalto al turismo religioso ma non in una maniera, dal mio punto di vista, esagerata. Perché dobbiamo anche tenere conto che il turismo religioso deve avere un ritorno per la cittadinanza qualora nella cittadinanza del paese ci siano delle infrastrutture adatte a ricevere i turisti (infrastrutture, hotels, B&B e quant'altro serve per dare ospitalità ai turisti), perché se sono turisti, vengono e se ne tornano al loro paese di origine senza lasciare un buon ricordo, bé, secondo me un buon sindaco deve fare il bene della cittadinanza anche in termini economici e questo, se non ci sono le infrastrutture, ben venga il turismo religioso associandolo a delle infrastrutture adatte ad incrementare il benessere della società cittadina.
D. E' favorevole o contrario alla possibilità di creare fonti di energia rinnovabili per il paese?
R. Nella precedente amministrazione io ho fatto l'assessore all'Ecologia ed ho proposto, intanto, di fare un regolamento del territorio cittadino perché se è vero, e premetto che le energie rinnovabili sono ben accette per questioni di ecologia, per questioni di inquinamento atmosferico, per questioni di tasso di CO2 dell'atmosfera, per tanti motivi che io credo di conoscere, però è pur vero che non puoi sacrificare un territorio a particolare vocazione agricola favorendo una diffusione incontrollata del fotovoltaico, dell'eolico, soprattutto quando questa diffusione del fotovoltaico non ha un risvolto sociale, ma è rivolta soprattutto a favorire interessi di privati. Io personalmente, a riguardo, stavo prendendo in considerazione l'offerta di una grossa ditta quotata in Borsa, di Milano, è venuto personalmente l'amministratore delegato qui in Erchie, ha fatto una proposta in termini progettuali, proposta fatta al sindaco Giuseppe Margheriti e a me come assessore all'Ecologia. Cosa prevedeva questa offerta? L'unico obbligo a carico dell'amministrazione comunale era quello di un terreno, massimo 1 ettaro e mezzo o 2 ettari, in modo da costruire lì sopra un impianto fotovoltaico di massimo di 1 mega. Chiaramente, l'unico onere a nostro carico era quello di individuare il terreno, chiaramente da individuare e che non fosse fruttifero riguardo l'agricoltura (e ce ne sono in Erchie), avremmo ricevuto da parte della società ben 80-90mila euro all'anno per ben 20 anni. Tutto questo è documentato negli atti delle delibere del Consiglio comunale, tutto questo è documentato e supportato da documenti. Tra l'altro, la stessa società aveva già proceduto a fare un simile progetto in un paese del sub-Appennino Dauno: in quel paese, 7 o 8 mesi prima, avevano dato la loro offerta di 65mila euro all'anno, tutto documentato, io personalmente avevo ottenuto 80-90mila euro all'anno. E quindi, ben vengano le energie rinnovabili, ma ben controllate e facendo ben attenzione che ci sia un risvolto pratico per tutta la cittadinanza, e non per i soliti privati, e che non sacrifichino gli impianti di energie rinnovabili il terreno di Erchie che è a particolare vocazione agricola.
D. Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti, come intende muoversi?
R. Anche questo argomento era di mia competenza nella precedente amministrazione. Con me personalmente è cominciata la raccolta differenziata, con incontri nei vari rioni del paese per istruire la popolazione nell'individuare i prodotti riciclabili. Seconda cosa, nel capitolato d'appalto, nella ditta che ha vinto la gara di appalto, è previsto il passaggio dalla tassa alla tariffa. Sono passati ben 4 anni da quando si procede, nel territorio di Erchie, alla raccolta differenziata porta-a-porta spinta, con ottimi risultati in termine di percentuale, e questo testimonia anche la partecipazione della cittadinanza. Quindi, che cosa prevedeva questo capitolato d'appalto? Il passaggio dalla tassa alla tariffa. La tassa tiene conto semplicemente della superficie abitabile e calpestabile, la tariffa prevede una quota fissa, uguale per tutti, ed una quota variabile. La quota variabile, a sua volta, tiene conto del nucleo dei componenti della famiglia (una famiglia di 2 persone produce meno rispetto ad una famiglia di 10 persone), tiene conto della virtuosità del differenziale della singola famiglia. Questa virtuosità del differenziale sarebbe dovuta essere registrata da un sistema elettronico. Ogni famiglia sarebbe stata dotata di un budget magnetico con gli estremi della famiglia, sul territorio sarebbero dovute nascere le isole ecologiche, il cittadino o il capofamiglia che vuole andare a conferire il vetro o qualche altro materiale riciclabile sarebbe andato, avrebbe pesato col budget magnetico il materiale riciclabile che sta conferendo, questa dato sarebbe confluito in un archivio e con cadenza variabile, da valutare (6 mesi o un anno), questo dato, in base alla sua virtuosità, sarebbe stato premiato. Si sarebbe dovuto dare un premio alla virtuosità del capofamiglia in base al suo differenziale. Questo si sarebbe riflesso sulla tassa di smaltimento dei rifiuti. Poi tutto questo non è stato fatto. io chiedo semplicemente per quale motivo non è stata data attuazione a questo capitolato d'appalto.
D. Come intende conciliare, se eletto, il suo lavoro con l'incarico di sindaco?
R. Come avevo risposto tempo fa, io intendo lasciare nel comune buona parte della mia indennità. Vorrei soltanto il rimborso spese. Io ho famiglia e quindi mi avvalgo del mio stipendio di medico ospedaliero. Io farò ricorso a tutti i permessi che la legge mi concede per questo incarico amministrativo, creerò una compagine amministrativa che possa supportare, eventualmente, in mia assenza questo lavoro. Io personalmente tutto il mio tempo lo dedicherò, non solo quello in termini di permessi amministrativi legati al lavoro, ma mi avvarrò di tutti i pomeriggi a disposizione che io chiaramente avrò liberi per dedicarmi interamente ai miei cittadini.
D. Come mai ha dato questo nome alla sua lista civica e da quali partiti è composta?
R. Quando abbiamo deciso di costituire questa lista civica, ci si è posti il problema del titolo della lista stessa che potesse racchiudere le direttive, le problematiche, le aspirazioni dei suoi componenti, riguardo a quello che noi ci aspettavamo per il paese stesso. "Insieme per il paese che vogliamo": questo è il titolo che abbiamo voluto dare e, oltre al titolo, sono rappresentati con colori diversi, del bianco, rosso e verde le varie fasce di età della società civile. Siamo un gruppo di giovani, una lista che vuole rinnovare l'andamento della cosa pubblica, delle problematiche amministrative in Erchie, visto e considerato che da anni, se non da decenni, c'è proprio una stagnazione a livello culturale ma anche amministrativa. Prima che sia amministrativo, ritengo che sia un problema di cultura generale, ed è su questo piano che noi vogliamo agire per un rinnovamento basilare
D. Ha già avuto modo di poter lavorare per il comune di Erchie? Se si, qual è stato il suo incarico?
R. Le premetto che io, 5 anni fa, sono stato candidato, e sono anche il più suffragato dei candidati consiglieri in quota ex AN. Quindi, successivamente, come ben sappiano, AN e Forza Italia sono confluiti nel PdL. Che cosa è risultato? Io ho cercato di dare il mio contributo con passione, con genuinità, visto che non sono un politico nato. Volevo dare semplicemente, in ambito amministrativo, in una forma estensiva, quello che io già in termini privati, a livello personale, faccio sia come medico ogni giorni in contatto con pazienti neoplastici, quindi con problematiche tutte particolari, sia anche come volontario in alcune associazioni site in Erchie: Avis, Admo (di cui sono vice-presidente), Aido. In quanto all'Admo noi abbiamo fatto in modo che qui in Erchie ci sia la selezione in loco delle persone candidate al trapianto di midollo osseo, lo facciamo qui in Erchie, e diamo anche questa agevolazione a tante persone, giovani soprattutto, non solo di Erchie, ma anche dei paesi del circondario.
D. Cosa prevede il suo programma elettorale?
R. Noi abbiamo posto particolare attenzione su alcune problematiche. Intanto i giovani. I giovani rappresentano la fascia d'età che noi abbiamo privilegiato in questo programma. A tal riguardo ho istituito, e gli altri candidati sono stati felici di perseguire questo obiettivo, abbiamo creato una cosiddetta "Casa dei Progetti". Che cosa prevede la "Casa dei Progetti? E' un laboratorio, Chiamiamolo "laboratorio", anche se la parola laboratorio è un poco abusata. Un laboratorio di idee, di intenti, di istanze, di tutte le fasce d'età della popolazione, soprattutto giovani e meno giovani. Qual è il principio che ci anima? Qualsiasi giovane, qualsiasi persona può riferire in questa "Casa dei Progetti" un'idea: un'idea progettuale, un'idea per il paese, qualsiasi idea, soprattutto anche idea lavorativa, anche la più strana. Sarà vagliata da un pool di persone qualificate indipendenti e che vaglieranno la realizzazione pratica di quest'idea. Saranno selezionati i progetti o le idee più ad impatto pratico, con più risvolti pratici, saranno finanziati, le persone che progetteranno l'idea saranno indirizzati verso un corso di preparazione con tutte le professionalità ad hoc tipo professionisti del marketing, professionisti in altri settori per un anno. Si valuterà lì per lì chiaramente nel contingente qual è il tempo più idoneo per dargli delle basi di preparazione. sarà dato un finanziamento a fondo perduto per i primi 2 o 3 anni eventualmente, in modo che loro possano essere facilitati nell'iniziare questa attività lavorativa. Né più né meno di quanto succede in altre realtà comunali. Questa "Casa dei Progetti" sarà finanziata, in buona parte, con i proventi che il candidato sindaco, che io lascerò personalmente, per quanto riguarda le mie indennità, al comune. Io vorrò solamente un rimborso spese, il resto sarà lasciato per finanziare questa "Casa dei Progetti". Probabilmente non sarà sufficiente, probabilmente non sarà la panacea di tutto il problema disoccupazione che riguarda soprattutto i giovani, ma certamente sarà un buon inizio. Avremmo bisogno sicuramente di finanziamenti regionali ed europei e, a tal riguardo, dico fin d'ora, che ho creato una task force, un pool di persone qualificate che andranno a ricercare i finanziamenti. Sappiamo benissimo che molti dei finanziamenti che la CEE o la Regione elargisce, ritornano indietro, e questo noi lo dobbiamo evitare. Lo dobbiamo evitare con delle progettualità specifiche, con dei progetti mirati, con dei progetti fatti perbene, perché spesso vengono fatti dei progetti da persone che non hanno alcuna preparazione.
D. Cosa farà per promuovere meglio il turismo e le infrastrutture ad Erchie?
R. Il turismo. Noi dobbiamo sviluppare il turismo, soprattutto quello religioso, ma io ritengo con la giusta misura. Perché, se è vero che il turismo religioso è importante, soprattutto per un paese in cui c'è il Santuario di Santa Lucia, noi dobbiamo valorizzare il Santuario di Santa Lucia, dobbiamo inserirlo in un circuito di paesi in cui ci sono questi santuari, queste bellezze a carattere religioso, ma col giusto peso. Che cosa voglio dire? Non posso non fare riferimento all'operato che ha fatto l'attuale sindaco in carica, Giuseppe Margheriti, che ha dato ampio risalto al turismo religioso con il gemellaggio con la città di Siracusa. Si prepara adesso a fare il gemellaggio con la città di Venezia, perché sappiamo che Venezia possiede alcune reliquie della Santa. Bene, facciamo tutto quello che serve per dare risalto al turismo religioso ma non in una maniera, dal mio punto di vista, esagerata. Perché dobbiamo anche tenere conto che il turismo religioso deve avere un ritorno per la cittadinanza qualora nella cittadinanza del paese ci siano delle infrastrutture adatte a ricevere i turisti (infrastrutture, hotels, B&B e quant'altro serve per dare ospitalità ai turisti), perché se sono turisti, vengono e se ne tornano al loro paese di origine senza lasciare un buon ricordo, bé, secondo me un buon sindaco deve fare il bene della cittadinanza anche in termini economici e questo, se non ci sono le infrastrutture, ben venga il turismo religioso associandolo a delle infrastrutture adatte ad incrementare il benessere della società cittadina.
D. E' favorevole o contrario alla possibilità di creare fonti di energia rinnovabili per il paese?
R. Nella precedente amministrazione io ho fatto l'assessore all'Ecologia ed ho proposto, intanto, di fare un regolamento del territorio cittadino perché se è vero, e premetto che le energie rinnovabili sono ben accette per questioni di ecologia, per questioni di inquinamento atmosferico, per questioni di tasso di CO2 dell'atmosfera, per tanti motivi che io credo di conoscere, però è pur vero che non puoi sacrificare un territorio a particolare vocazione agricola favorendo una diffusione incontrollata del fotovoltaico, dell'eolico, soprattutto quando questa diffusione del fotovoltaico non ha un risvolto sociale, ma è rivolta soprattutto a favorire interessi di privati. Io personalmente, a riguardo, stavo prendendo in considerazione l'offerta di una grossa ditta quotata in Borsa, di Milano, è venuto personalmente l'amministratore delegato qui in Erchie, ha fatto una proposta in termini progettuali, proposta fatta al sindaco Giuseppe Margheriti e a me come assessore all'Ecologia. Cosa prevedeva questa offerta? L'unico obbligo a carico dell'amministrazione comunale era quello di un terreno, massimo 1 ettaro e mezzo o 2 ettari, in modo da costruire lì sopra un impianto fotovoltaico di massimo di 1 mega. Chiaramente, l'unico onere a nostro carico era quello di individuare il terreno, chiaramente da individuare e che non fosse fruttifero riguardo l'agricoltura (e ce ne sono in Erchie), avremmo ricevuto da parte della società ben 80-90mila euro all'anno per ben 20 anni. Tutto questo è documentato negli atti delle delibere del Consiglio comunale, tutto questo è documentato e supportato da documenti. Tra l'altro, la stessa società aveva già proceduto a fare un simile progetto in un paese del sub-Appennino Dauno: in quel paese, 7 o 8 mesi prima, avevano dato la loro offerta di 65mila euro all'anno, tutto documentato, io personalmente avevo ottenuto 80-90mila euro all'anno. E quindi, ben vengano le energie rinnovabili, ma ben controllate e facendo ben attenzione che ci sia un risvolto pratico per tutta la cittadinanza, e non per i soliti privati, e che non sacrifichino gli impianti di energie rinnovabili il terreno di Erchie che è a particolare vocazione agricola.
D. Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti, come intende muoversi?
R. Anche questo argomento era di mia competenza nella precedente amministrazione. Con me personalmente è cominciata la raccolta differenziata, con incontri nei vari rioni del paese per istruire la popolazione nell'individuare i prodotti riciclabili. Seconda cosa, nel capitolato d'appalto, nella ditta che ha vinto la gara di appalto, è previsto il passaggio dalla tassa alla tariffa. Sono passati ben 4 anni da quando si procede, nel territorio di Erchie, alla raccolta differenziata porta-a-porta spinta, con ottimi risultati in termine di percentuale, e questo testimonia anche la partecipazione della cittadinanza. Quindi, che cosa prevedeva questo capitolato d'appalto? Il passaggio dalla tassa alla tariffa. La tassa tiene conto semplicemente della superficie abitabile e calpestabile, la tariffa prevede una quota fissa, uguale per tutti, ed una quota variabile. La quota variabile, a sua volta, tiene conto del nucleo dei componenti della famiglia (una famiglia di 2 persone produce meno rispetto ad una famiglia di 10 persone), tiene conto della virtuosità del differenziale della singola famiglia. Questa virtuosità del differenziale sarebbe dovuta essere registrata da un sistema elettronico. Ogni famiglia sarebbe stata dotata di un budget magnetico con gli estremi della famiglia, sul territorio sarebbero dovute nascere le isole ecologiche, il cittadino o il capofamiglia che vuole andare a conferire il vetro o qualche altro materiale riciclabile sarebbe andato, avrebbe pesato col budget magnetico il materiale riciclabile che sta conferendo, questa dato sarebbe confluito in un archivio e con cadenza variabile, da valutare (6 mesi o un anno), questo dato, in base alla sua virtuosità, sarebbe stato premiato. Si sarebbe dovuto dare un premio alla virtuosità del capofamiglia in base al suo differenziale. Questo si sarebbe riflesso sulla tassa di smaltimento dei rifiuti. Poi tutto questo non è stato fatto. io chiedo semplicemente per quale motivo non è stata data attuazione a questo capitolato d'appalto.
D. Come intende conciliare, se eletto, il suo lavoro con l'incarico di sindaco?
R. Come avevo risposto tempo fa, io intendo lasciare nel comune buona parte della mia indennità. Vorrei soltanto il rimborso spese. Io ho famiglia e quindi mi avvalgo del mio stipendio di medico ospedaliero. Io farò ricorso a tutti i permessi che la legge mi concede per questo incarico amministrativo, creerò una compagine amministrativa che possa supportare, eventualmente, in mia assenza questo lavoro. Io personalmente tutto il mio tempo lo dedicherò, non solo quello in termini di permessi amministrativi legati al lavoro, ma mi avvarrò di tutti i pomeriggi a disposizione che io chiaramente avrò liberi per dedicarmi interamente ai miei cittadini.