ROMA. ''Sulla flessibilita' in uscita, cioe' l'articolo 18, la soluzione che abbiamo dato e' quella che riteniamo equilibrata, tanto che non e' piaciuta alle imprese ne' a una parte del sindacato''. Sono le parole del ministro del welfare, Elsa Fornero - secondo quanto riferisce Panorama.it - ospite questa mattina della Fiom all'Alenia di Caselle, dove ha spiegato la riforma del lavoro ai dipendenti della fabbrica.
''Il compito del governo - ha sottolineato Fornero - era trovare una soluzione equilibrata in vista di permettere alle imprese di non considerare piu' il dogma: assumo e non posso piu' licenziare. Il licenziamento per motivi discriminatori e' sempre nullo. Il licenziamento per motivi disciplinari, se viene dichiarato infondato dal giudice, allora reintegra. Il licenziamento per motivi economici invece permette alle imprese di aggiustare la manodopera. Se il motivo economico e' infondato il giudice puo' reintegrare altrimenti viene dato un un indennizzo al lavoratore''.
Il ministro ha poi spiegato il significato dell'Aspi. ''La cassa integrazione resta - ha detto -, ma quella speciale quando l'impresa non ha piu' nessuna chance e' un dispendio di risorse che non vogliamo tenere. Per questo abbiamo creato l'Aspi, uno strumento necessario per l'impiego. Noi diamo questa indennita' anche ai giovani che hanno lavorato 13 settimane nell'anno. E' importante che si cambi mentalita'. Andiamo a vedere il modello tedesco come funziona sui servizi del lavoro. Quello e' un altro mondo''. Per la Fiom, comunque, ''il ministro Fornero non ha convinto i lavoratori''.
''Il compito del governo - ha sottolineato Fornero - era trovare una soluzione equilibrata in vista di permettere alle imprese di non considerare piu' il dogma: assumo e non posso piu' licenziare. Il licenziamento per motivi discriminatori e' sempre nullo. Il licenziamento per motivi disciplinari, se viene dichiarato infondato dal giudice, allora reintegra. Il licenziamento per motivi economici invece permette alle imprese di aggiustare la manodopera. Se il motivo economico e' infondato il giudice puo' reintegrare altrimenti viene dato un un indennizzo al lavoratore''.
Il ministro ha poi spiegato il significato dell'Aspi. ''La cassa integrazione resta - ha detto -, ma quella speciale quando l'impresa non ha piu' nessuna chance e' un dispendio di risorse che non vogliamo tenere. Per questo abbiamo creato l'Aspi, uno strumento necessario per l'impiego. Noi diamo questa indennita' anche ai giovani che hanno lavorato 13 settimane nell'anno. E' importante che si cambi mentalita'. Andiamo a vedere il modello tedesco come funziona sui servizi del lavoro. Quello e' un altro mondo''. Per la Fiom, comunque, ''il ministro Fornero non ha convinto i lavoratori''.