Beppe Grillo a Lecce: torniamo a vivere

di Francesco Greco. Grillo a Lecce. Ed è subito evento. La sera di Pasquetta, alle 21.30 (Piazza Libertini. già Piazza delle Poste), il comico e blogger genovese prestato alla politica aprirà la campagna elettorale per le amministrative dell’8 e 9 maggio sostenendo il candidato-sindaco Maurizio Buccarella, architetto 44enne, a capo della lista “Movimento 5 Stelle” e dei 23 aspiranti-consiglieri a Palazzo Carafa (sede del municipio leccese).

“Prestatemi un camper, anche se è vecchio…”, ha chiesto per settimane Grillo dal suo blog: chissà se l’ha trovato? Fatto è che dalla Puglia inizia il tour elettorale che ha uno slogan intrigante: “Torniamo a vivere” e che definisce “la carica dei 101”. Tante sono infatti le liste che si presenteranno in altrettanti Comuni in questa tornata elettorale: esattamente il doppio di quelle del 2011. Poi, su e giù per l’Italia, sarà a Taranto, Alessandria, Acqui Terme, Genova, Verona, Parma, Piacenza, ecc. sino a ridosso del voto. Ciò vuol dire che il “Movimento 5 Stelle” è in espansione e in forte radicamento territoriale. Dal primo V-Day (8 settembre 2007, in alcune città italiane con la raccolta di 350mila firme per tre petizioni popolari poi snobbate dal Palazzo, al “Giorno del Rifiuto”, 23 febbraio 2008”, al V2-Day del 25 aprile 2008 sino alla “Woodstock” di Cesena, 26 settembre 2010 e ai referendum del 2011). Due anni fa elesse due consiglieri regionali in Piemonte e altrettanti in Emilia Romagna.

A Rimini il M5S ha l’11,5%, a Cesena il 10%, ecc. Queste amministrative sono anche un “saggio” per osservare come reagirà a una proposta politica scagliata nel futuro il Mezzogiorno. I sondaggi lo accreditano, a livello nazionale, intorno all’8%. Ce ne sarebbe abbastanza per scannerizzarlo bene, studiarlo a fondo, e invece viene trattato con sufficienza e supercialità: dagli anatemi (“squadristi”) e “cyberpopulismo” (l’uso della Rete per relazionarsi sul territorio), alla lettura sociologica e paternalistica (No-Tav, No-Dal Molin, No- Gronda, No-Ponte sullo Stretto, ecc.), alla rimozione ex abrupto (Occupy Piazza Affari domenica ha avuto sui media esili trafiletti).

 Nel Leccese sono tre i meet-up (punti d’incontro e discussione sulle tematiche cool su cui lavora e riflette, come nel resto del Paese, il Movimento: acqua, energia, connettività, trasporti, sviluppo): Lecce, Galatina e Nardò, un altro è a Taranto, poi Bari e Martina Franca. Sebbene oscurato dai media, tutti o quasi, e dalla politica diciamo così tradizionale, che bolla il “grillismo” come antipolitica. Gli analisti seri invece parlano di “democrazia diretta”, “nuova rappresentatività senza più deleghe”, di “democrazia identitaria” e collegano il fenomeno alla critica radicale delle primavere arabe, Occupy Wall Street, Occupy Piazza Affari, No-Tav, indignatos greci, spagnoli, irlandesi, ecc. Un’onda planetaria che sta riscrivendo il modo di fare politica nel III millennio.

 Riflette il filosofo Edoardo Greblo nel saggio “Filosofia di Beppe Grillo” (Mimesis, 2011): “E’ una reazione all’impressionante deficit di legalità, etica pubblica e spirito civico che da fa da terreno di coltura alla diffusione della corruzione e alimenta la rivolta e l’indignazione morale”. Sei di sinistra? mi chiedono – ironizza il leader del M5S – Non lo so… io sono stato fermo: si sono spostati tutti gli altri… E’ come nel ‘46: allora si scelse fra monarchia e repubblica, oggi se essere una democrazia o una dittaura, se essere cittadini o sudditi”. Intanto, dal blog al camper, Grillo si spende per un’idea in cui crede.

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