BARI. Proseguono gli interrogatori nel caso calcioscommesse barese e vengono fuori i primi nomi. E' un imprenditore leccese, di 35-40 anni - ritenuto dagli investigatori vicino al Lecce calcio l'uomo identificato negli atti dell'inchiesta barese sul calcioscommesse come l'emissario della società giallorossa che consegnò ad Andrea Masiello e ai suoi due presunti complici 230mila euro in contanti inducendoli così a perdere il derby Bari-Lecce. E' probabile che il nome dell'uomo, la cui identità non è confermata ufficialmente, possa essere iscritto nel registro degli indagati. E' stato riconosciuto da Masiello su una foto mostratagli ieri dai carabinieri nell'interrogatorio.
Restano intanto detenuti nel carcere di Bari Fabio Giacobbe e Gianni Carella, i due amici di Andrea Masiello arrestati insieme all'ex difensore del Bari nell'ambito dell'indagine barese sul calcioscommesse, con le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Il gip del Tribunale di Bari, Giovanni Abbattista, ha rigettato per entrambi la richiesta di revoca della misura cautelare. I difensori dei due indagati, Mario e Carlo Russo Frattasi, annunciano che domattina depositeranno una richiesta di interrogatorio.
Restano intanto detenuti nel carcere di Bari Fabio Giacobbe e Gianni Carella, i due amici di Andrea Masiello arrestati insieme all'ex difensore del Bari nell'ambito dell'indagine barese sul calcioscommesse, con le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Il gip del Tribunale di Bari, Giovanni Abbattista, ha rigettato per entrambi la richiesta di revoca della misura cautelare. I difensori dei due indagati, Mario e Carlo Russo Frattasi, annunciano che domattina depositeranno una richiesta di interrogatorio.