Calcioscommesse: Quarta, maldestramente tirato in causa

LECCE. ''Prendo atto, mio malgrado, di essere stato maldestramente tirato in causa, come diffusamente riportato dagli organi di informazione. Non sono scappato da Lecce, sono solo fuori dalla mia citta'''. Sono le parole di Carlo Quarta, noto imprenditore salentino, amico della famiglia Semeraro, proprietaria della squadra giallorossa, che, secondo alcune indiscrezioni apparse sulla stampa, sarebbe il cosiddetto 'mister x', l'uomo che avrebbe consegnato il 22 agosto dell'anno scorso ad Andrea Masiello, ex calciatore del Bari, i 250mila euro per la sconfitta patita dal Bari nel derby del maggio 2011.

 ''Ho gia' dato ampia disponibilita' agli inquirenti, attraverso il mio legale - afferma - a chiarire ogni circostanza, essendo i fatti privi di qualsivoglia fondamento e tesi unicamente a strumentalizzare rapporti antichi fondati su sentimenti autentici''.

 La partita e' finita nell'inchiesta sul calcio scommesse condotta dalla Procura di Bari, che contesta ad Andrea Masiello (ai domiciliari da ieri) e a due suoi amici, Fabio Giacobbe e Gianni Carella (in carcere), il reato di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Masiello durante i suoi tre interrogatori avrebbe riconosciuto in una foto mostrata dagli inquirenti il volto di Carlo Quarta, indicandolo come colui che gli avrebbe consegnato i soldi

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