di Nicola Ricchitelli. Un saluto alla dottoressa Carmelinda Lombardi, candidata alle prossime amministrative - in programma il 6 e 7 maggio- al consiglio comunale di Canosa di Puglia con il Movimento Nuova Generazione, nonché assessore provinciale alle Politiche Sociali, Famiglia e Pari Opportunità.
D: Dottoressa Lombardi, quali i connotati che contraddistinguono la lista “Nuova Generazione”?
R: «Un saluto a voi, a tutti i cittadini e lettori. La lista di “Nuova Generazione” è un movimento civico che nasce dalla volontà di semplici cittadini, che vogliono mettersi al servizio della propria città al fine di migliorarla. Lo si fa per passione, volontà e responsabilità nel creare, e non con l’idea.. La squadra di “Nuova Generazione” rappresenta un valore aggiunto. Una squadra di persone oneste, trasparenti, passionali e che credono in ciò che fanno, e desiderano portare alla ribalta quei valori che si stanno dimenticando nella società».
D: Dottoressa Lombardi, quali i capisaldi entro cui si muoverà la sua azione amministrativa? R:«Sicuramente, così come già sto facendo in provincia, darò massima attenzione verso le pari opportunità. “Pari Opportunità per tutti” che trascende lo stereotipo delle stesse e si muovo trasversalmente all’interno della società, passando dalle donne agli anziani, ai bambini ai giovani,ecc.:Pari Opportunità per Tutti ed in ogni settore sociale. Tutti devono avere le stesse possibilità, opportunità, tutela e rispetto. Un altro tema che mi sta a cuore è senza dubbio l’Ambiente. Vorrei che i canosini vedessero l’ambiente come un loro figlio, che va accudito e curato ogni giorno con amore e passione. Imparando a prenderci cura dell’ambiente impareremo a rispettare noi stessi e gli altri. Oggi, l’ambiente è al centro di ogni azione, anche per la semplice costruzione di un palazzo, e le leggi regionali e nazionali ce lo stanno sempre più dimostrando. Promuovere la bio-edilizia ed il fotovoltaico, educando il cittadino al risparmio energetico e sostituendo l’amianto con il fotovoltaico. Promuovere un impianto serio comunale di compostaggio. L’obiettivo, in relazione al motto “chi più ricicla meno paga”, deve essere quello di ridurre il carico del residuo rimanente di rifiuti, riducendo così lo smaltimento in discarica ed i costi del servizio. Si vuole, inoltre, promuovere la produzione di oggetti realizzati con il materiale riciclato nelle scuole con progetti mirati che coinvolgano anche le attività-commerciali nell' allestimento delle vetrine. La tutela dell’ambiente ci offre anche l’opportunità di creare posti di lavoro. Per Canosa è indispensabile, anche, riuscire a ripristinare lo stato dei luoghi a Contrada Tufarelle e realizzare progetti per la riduzione dell’impatto ambientale e recupero dell’area. Questi sono i temi che mi stanno più a cuore e che più mi rispecchiano, ma la mia azione si muoverà affinché ogni settore della società e della città venga sviluppato al meglio e potenziato».
D: Tante le iniziative intraprese in veste di assessore alle Politiche Sociali, Famiglia e Pari Opportunità, che voto darebbe al suo operato in provincia? Quanto è stato fatto e quanto c’è ancora da fare?
R:«Sinceramente, sono una persona che non ama darsi dei voti e giudicarsi da sola. Credo che il mio voto più importante siano le azioni che ogni giorno riesco a realizzare grazie anche alla collaborazioni di tutte coloro che mi sono a fianco supportandomi e sopportandomi. Il voto vero e valido è quello che darà la gente. Ripensare a quanto è stato fatto, mi emoziona. Sono partita come la “cenerentola” della provincia e con un bilancio zero. Questi elementi mi hanno spronata nel ricercare finanziamenti per realizzare quanto ritenevo fosse opportuno. Molti servizi sono stati offerti e garantiti a persone con disabilità, come ad esempio il servizio di assistenza specialistica socio educativa al fine di renderle autonome e favorirne l’inclusione sociale, attraverso educatori qualificati: nel 2009 erano serviti solo 50 ragazzi disabili da parte della provincia di Bari e noi nel biennio 2010/2011 siamo riusciti a triplicare questo numero giungendo a 157 ragazzi. Nel biennio 2011/2012 siamo giunti a 190 alunni. Molto è stato realizzato nelle Politiche di Genere: da l Protocollo d’Intesa con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’adesione alla Rete Nazionale Antiviolenza; al PROGETTO MAFALDA (AMMESSO AL FINANZIAMENTO REGIONALE DI €165.000,00), al progetto “F.R.I.D.A. - FARE RETE A SOSTEGNO DELL’INCLUSIONE SOCIALE DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA”, adesione al progetto ALEIDA DOMO VITAE NOVAE.. Per il sostegno alla genitorialità abbiamo realizzato il progetto Mafalda. E tra gli ultimi realizzati c’è il progetto “Lo Psicologo in Farmacia”. Un’importante traguardo è stato la realizzazione del Centro risorse famiglie. il primo nella provincia Bat in cui verrà realizzata mediazione familiare e si occuperà di affido. E’ importante, ed è ciò che voglio fare a Canosa, promuovere il fenomeno delle Tagesmutter, ovvero persone adeguatamente formate che, professionalmente, in collegamento con organismi della Cooperazione sociale o di utilità sociale non lucrative, forniscano educazione e cura a uno o più bambini ai altri presso il proprio domicilio o altro ambiente adeguato ad offrire cure famigliari. Questo per aiutare le famiglie quando gli asili nido sono chiusi. D: Dottoressa Lombardi, sulle pagine Facebook qualcuno ha posto alcune riflessioni interessanti, nello specifico, i probabili futuri sindaci di Canosa e quindi annessi consiglieri comunali e assessori, come intendono risolvere il problema della migrazione dei giovani da Canosa di Puglia? R:«In collaborazione con i vari livelli istituzionali, il comune deve strutturare un adeguato programma di tutela della fascia giovanile, teso a promuovere: ORIENTAMENTO VERSO LE NUOVE PROFESSIONI E ATTIVITA' IMPRENDITORIALI CHE IL TERRITORIO RICHIEDE. Pertanto bisogna effettuare una analisi delle problematiche, dei bisogni, delle aspettative e delle tendenze dei giovani anche tramite l’Osservatorio politiche sociali provinciale; intervenire per l'inserimento sociale e la partecipazione dei giovani. Bisogna favorire ed aiutare i giovani nell’investire in attività commerciali, attraverso sgravi fiscali e soprattutto il sostegno alla realizzazione superando le barriere burocratiche che spesso sono l’ostacolo principale. C’è bisogno di investire nell’auto-imprenditorialità. Per realizzare tutto ciò e molto altro è necessario saper intercettare i fondi europei che molto spesso restano inutilizzati. Noi di Nuova Generazione saremo le gambe del comune che correranno per andarci a prendere quei fondi».
D: Come spiega la scarsa presenza della donna in politica? A suo modo di vedere ciò è dovuto alla scarsa eleggibilità della stessa o ad una questione di scarsa cultura popolare che vuole la donna impegnata nelle faccende domestiche e ad accudire la prole o cosa?
R:«Sinceramente, credo che nonostante siamo nel 2012, la scarsa presenza di donne in politica sia ancora un problema culturale. Anche se la donna ha dimostrato di potercela fare e di essere in gradi di conciliare molte attività contemporaneamente. Veda me, ad esempio: sono donna, ho una farmacia e sono in politica ricoprendo il ruolo di assessore provinciale. Ci sono donne che hanno timore o paura ad esporsi e scendere in prima linea. Ovviamente, un’altra è legata all’uomo che vede nella donna la sua antagonista perché timoroso di perdere il proprio posto, e per questo ha meno propensione a lasciare campo libero. C’è bisogno di più donne in politica, così da poterla umanizzare un po’ di più. Il contributo della donna serve per realizzare una società che scopra la giusta dose fra ragione e sentimento. A questo proposito da tre anni con la provincia promuoviamo la manifestazione “ Non solo 8 marzo” che si prefigge l’obbiettivo di mettere in evidenza la forza della donna in ogni ambito della società, ed invogliare sempre più le stesse donne a farsi avanti ed essere sempre più protagoniste. Se verrò eletta al consiglio comunale di Canosa di Puglia, mi batterò affinché sia presente una donna con la delega alle pari opportunità e al contempo sia istituita una commissione pari opportunità».
D: Dottoressa Lombardi, lei in qualità di Assessore alle Politiche Sociali, Famiglia e Pari Opportunità il 20 maggio 2011 ha sottoscritto il Protocollo d’Intesa con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’adesione alla Rete Nazionale Antiviolenza, sul nostro territorio. Quanto è diffuso il fenomeno della violenza? Quale il tipo di violenza più diffusa?
R: «Con l’Osservatorio per l’inclusione sociale della Bat stiamo procedendo ad un’analisi dettagliata su tutto il territorio, proprio in merito a questa tematica. Siamo riusciti a percepire, però, che la tipologia di violenza più diffusa sulle donne è quella domestica, che scaturisce a causa di disagi sociali, legati a problemi economici, abuso di sostanze stupefacenti, ecc. Ma anche violenza che si ripercuote sulle donne perché desiderose e ricercatrici di maggiore autonomia ed indipendenza. Questo può sembrare un fenomeno diffuso ma al tempo stesso è uno tra i più latenti, in quanto la donna non denuncia perché ha paura di perdere la propria famiglia e soprattutto i figli. La provincia ha cercato di venire incontro alle donne vittime di violenza proprio con il Protocollo d’Intesa della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’adesione alla Rete Nazionale Antiviolenza e con la realizzazione del PIL - Piano Interventi locali per la prevenzione ed il contrasto della violenza delle donne e i minori approvato e finanziato dalla Regione Puglia, e dalla stessa Provincia BT. Il nuovo Piano Sociale Regionale affida alle Province il compito di realizzare, di concerto con gli ambiti territoriali, il Piano triennale degli Violenza di Genere (PIL). Di qui deriva la competenza a livello provinciale nell’attuazione, grazie al cofinanziamento regionale, di tutti gli interventi necessari alla costituzione di Due Centri Antiviolenza e una Casa Rifugio. Piano che ci consentirà di mettere in azione atti ed iniziative volte al reinserimento della donna vittima di violenza nella società e il supporto necessario affinché la donna non si senta sola ed abbandonata a se stessa e trovi la forza di denunciare per poter tornare a vivere liberalmente».
D: Dottoressa Lombardi, è del 14 Luglio 2011 l’adesione al progetto “Prevenzione Melanoma”, qualche tempo, in un convegno tenutosi lo scorso 6 Marzo a Jesi – dove oltre alla sua presenza abbiamo registrato testimonial di eccezione quali Lorella Cuccarini e Valentina Vezzali – è emerso che la Provincia di Barletta-Andria-Trani è seconda in Italia per numero di defibrillatori donati ad istituti scolastici ed impianti sportivi. Dove e come nasce l’attenzione per questa particolare patologia? R: Dapprima con l’adesione delle farmacie del territorio abbiamo aderito alla campagna e progetto “Prevenzione del Melanoma”, perché oggi è una patologia sempre più a rischio. E’ una patologia subdola che non lascia spazio, solo col prenderla subito è possibile neutralizzarla. Al contempo abbiamo colto l’occasione, conoscendo meglio ed apprezzando il meraviglioso lavoro che svolgere l’Associazione “Trenta Ore per la Vita”, di aderire al progetto “Per salvare una vita non servono super eroi” con la Croce Rossa Italiana. Ogni anno in Italia circa 60 - 70mila persone sono vittime di arresto cardiaco improvviso, causando centinaia di morti. Per combattere questa annosa piaga, abbiamo dunque deciso di sposare questa campagna di prevenzione, in collaborazione con l’Associazione “Trenta ore per la vita” che vede come testimonial e fondatrici Lorella Cuccarini e Valentina Vezzali. Con ben 40 defibrillatori ricevuti la provincia Bat è la seconda Provincia in Italia dopo Piacenza. Un risultato che non può che inorgoglirci perché ci porta ai vertici nazionali della prevenzione, ma che deve soprattutto rappresentare un punto di partenza. L’obiettivo è fare in modo che ogni cittadino abbia tutta l’assistenza di cui necessita, perché ad un arresto cardiaco si può sopravvivere, ad un soccorso in ritardo no».
D: Nei fin qui tre anni di assessorato alle Politiche Sociali, Famiglia e Pari Opportunità, un particolare riguardo vi è stato nei confronti delle famiglie, su tutti ricordiamo il “Progetto Mafalda”, volendo tracciare un profilo medio delle famiglie che popolano il nostro territorio? Quali i problemi che maggiormente attanagliano le famiglie della sesta provincia?
R:«Senza dubbio riguardano problemi legati all’economia e quindi disoccupazione con tutto ciò che ne consegue; alla violenza domestica, come già detto, sulle donne; a problemi che nascono in seguito a divorzi che si ripercuoto sui bambini; ad abuso di sostanze stupefacenti ed alcol. Problemi legati anche alle nuove dipendenza come i giochi d’azzardo ed Internet. E alla risoluzione di questi problemi punta il Centro Risorse Famiglie . Tanti sono problemi delle famiglie in genere, e le istituzioni devono riuscire a stare vicini a queste famiglie supportandole con ogni mezzo possibile, e soprattutto cercare di cogliere il problema subito per evitare tragiche conseguenze».
D: Nell’arco dei tre anni in Provincia, molte azioni sono state volte al disagio sociale. Quali le problematiche maggiormente presenti nel tessuto sociale del nostro territorio sotto questo punto di vista?
R:«Il disagio principale, che oggi coinvolge generalmente, non solo la provincia Bat, ma l’intera nazione, è la povertà, quindi problemi economici che si legano a perdite di posti di lavori e incremento della disoccupazione. Disoccupazione che vede coinvolgere persone adulte con famiglie a carico e che a causa di un età, ormai, matura trovano maggiori difficoltà nel ritrovare un posto di lavoro. Vi sono anche disagi sociali inerenti ai problemi familiari, legati a divorzi sempre più crescenti che vedono i bambini e minori divenire “merce” di contesa di beghe tra genitori. Un dato veramente drammatico».
D: Dottoressa Lombardi, altro tema molto caldo nella sua azione amministrativa è stato quello dell’immigrazione e tutte quelle politiche volte all’inclusione sociale degli immigrati, quanto è stato fatto, e quanto c’è ancora da fare? Come giudica la popolazione della sesta provincia pugliese sotto l’aspetto dell’inclusione sociale sotto questo punto di vista?
R:«Molto è stato avviato e fatto dalla provincia Bat su questo delicatissimo tema, ma sempre più si può realizzare a fare. Un progetto di punta del mio assessorato riguarda proprio le politiche per l’immigrazione ed inclusione sociale: il progetto Fei- Medi-Azione, ammesso al finanziamento di 280 mila euro, a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione dei Paesi Terzi 2010. Il Progetto, per il 5% cofinanziato dalla provincia, prevede una serie di interventi atti a: definire e implementare un portale di sistema per l’accesso ai servizi dei cittadini dei paesi terzi, che funga da back office per le pubbliche amministrazioni, ed in particolare degli sportelli 108, della rete del segretariato sociale e degli sportelli sociali; nonché da punto informativo telematico per l’accesso alle informazioni e alla modulistica dei servizi di interesse per i cittadini stranieri e di promozione delle culture altre al grande pubblico. Realizzare azioni di animazione dirette a favorire la diffusione, tra i destinatari individuati, dell’esistenza dei servizi informativi e degli altri servizi previsti dal progetto. Realizzare un supporto alla rete degli sportelli ex art. 108 del regolamento 4/07 della Regione Puglia, realizzati dagli ambiti territoriali, nonché a favore di tutti i punti di accesso ai servizi sociali presenti. Raccolta e valutazione dei dati relativi ai processi qualitativi delle singole attività progettuali, con le misurazioni degli indicatori di realizzazione, risultato e impatto cosi come previsti da progetto; monitoraggio dei processi progettuali sotto un profilo più manageriale, scostamenti, riprogrammazione e avanzamenti di spesa. Il progetto proprio in questi mesi è entrato nel vivo della sua realizzazione attraverso un camper che gira per le piazze delle città provinciali ed attraverso i mediatori culturali rispondendo a domande e richieste dei migranti aiutandoli nel conoscere i propri diritti e doveri in Italia. Con Nuova Generazione a Canosa vorrei realizzare per soggetti immigrati e cittadini svantaggiati la possibilità di promuovere l’autocostruzione. Importante anche il Last minute marketing; l’impegno nel promuovere il conferimento della cittadinanza italiana a tutti coloro che nascono nella nostra città. Oppure incentivare la realizzazione di progetti interculturali come le fattorie didattiche.
D: Dottoressa Lombardi, quali i connotati che contraddistinguono la lista “Nuova Generazione”?
R: «Un saluto a voi, a tutti i cittadini e lettori. La lista di “Nuova Generazione” è un movimento civico che nasce dalla volontà di semplici cittadini, che vogliono mettersi al servizio della propria città al fine di migliorarla. Lo si fa per passione, volontà e responsabilità nel creare, e non con l’idea.. La squadra di “Nuova Generazione” rappresenta un valore aggiunto. Una squadra di persone oneste, trasparenti, passionali e che credono in ciò che fanno, e desiderano portare alla ribalta quei valori che si stanno dimenticando nella società».
D: Dottoressa Lombardi, quali i capisaldi entro cui si muoverà la sua azione amministrativa? R:«Sicuramente, così come già sto facendo in provincia, darò massima attenzione verso le pari opportunità. “Pari Opportunità per tutti” che trascende lo stereotipo delle stesse e si muovo trasversalmente all’interno della società, passando dalle donne agli anziani, ai bambini ai giovani,ecc.:Pari Opportunità per Tutti ed in ogni settore sociale. Tutti devono avere le stesse possibilità, opportunità, tutela e rispetto. Un altro tema che mi sta a cuore è senza dubbio l’Ambiente. Vorrei che i canosini vedessero l’ambiente come un loro figlio, che va accudito e curato ogni giorno con amore e passione. Imparando a prenderci cura dell’ambiente impareremo a rispettare noi stessi e gli altri. Oggi, l’ambiente è al centro di ogni azione, anche per la semplice costruzione di un palazzo, e le leggi regionali e nazionali ce lo stanno sempre più dimostrando. Promuovere la bio-edilizia ed il fotovoltaico, educando il cittadino al risparmio energetico e sostituendo l’amianto con il fotovoltaico. Promuovere un impianto serio comunale di compostaggio. L’obiettivo, in relazione al motto “chi più ricicla meno paga”, deve essere quello di ridurre il carico del residuo rimanente di rifiuti, riducendo così lo smaltimento in discarica ed i costi del servizio. Si vuole, inoltre, promuovere la produzione di oggetti realizzati con il materiale riciclato nelle scuole con progetti mirati che coinvolgano anche le attività-commerciali nell' allestimento delle vetrine. La tutela dell’ambiente ci offre anche l’opportunità di creare posti di lavoro. Per Canosa è indispensabile, anche, riuscire a ripristinare lo stato dei luoghi a Contrada Tufarelle e realizzare progetti per la riduzione dell’impatto ambientale e recupero dell’area. Questi sono i temi che mi stanno più a cuore e che più mi rispecchiano, ma la mia azione si muoverà affinché ogni settore della società e della città venga sviluppato al meglio e potenziato».
D: Tante le iniziative intraprese in veste di assessore alle Politiche Sociali, Famiglia e Pari Opportunità, che voto darebbe al suo operato in provincia? Quanto è stato fatto e quanto c’è ancora da fare?
R:«Sinceramente, sono una persona che non ama darsi dei voti e giudicarsi da sola. Credo che il mio voto più importante siano le azioni che ogni giorno riesco a realizzare grazie anche alla collaborazioni di tutte coloro che mi sono a fianco supportandomi e sopportandomi. Il voto vero e valido è quello che darà la gente. Ripensare a quanto è stato fatto, mi emoziona. Sono partita come la “cenerentola” della provincia e con un bilancio zero. Questi elementi mi hanno spronata nel ricercare finanziamenti per realizzare quanto ritenevo fosse opportuno. Molti servizi sono stati offerti e garantiti a persone con disabilità, come ad esempio il servizio di assistenza specialistica socio educativa al fine di renderle autonome e favorirne l’inclusione sociale, attraverso educatori qualificati: nel 2009 erano serviti solo 50 ragazzi disabili da parte della provincia di Bari e noi nel biennio 2010/2011 siamo riusciti a triplicare questo numero giungendo a 157 ragazzi. Nel biennio 2011/2012 siamo giunti a 190 alunni. Molto è stato realizzato nelle Politiche di Genere: da l Protocollo d’Intesa con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’adesione alla Rete Nazionale Antiviolenza; al PROGETTO MAFALDA (AMMESSO AL FINANZIAMENTO REGIONALE DI €165.000,00), al progetto “F.R.I.D.A. - FARE RETE A SOSTEGNO DELL’INCLUSIONE SOCIALE DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA”, adesione al progetto ALEIDA DOMO VITAE NOVAE.. Per il sostegno alla genitorialità abbiamo realizzato il progetto Mafalda. E tra gli ultimi realizzati c’è il progetto “Lo Psicologo in Farmacia”. Un’importante traguardo è stato la realizzazione del Centro risorse famiglie. il primo nella provincia Bat in cui verrà realizzata mediazione familiare e si occuperà di affido. E’ importante, ed è ciò che voglio fare a Canosa, promuovere il fenomeno delle Tagesmutter, ovvero persone adeguatamente formate che, professionalmente, in collegamento con organismi della Cooperazione sociale o di utilità sociale non lucrative, forniscano educazione e cura a uno o più bambini ai altri presso il proprio domicilio o altro ambiente adeguato ad offrire cure famigliari. Questo per aiutare le famiglie quando gli asili nido sono chiusi. D: Dottoressa Lombardi, sulle pagine Facebook qualcuno ha posto alcune riflessioni interessanti, nello specifico, i probabili futuri sindaci di Canosa e quindi annessi consiglieri comunali e assessori, come intendono risolvere il problema della migrazione dei giovani da Canosa di Puglia? R:«In collaborazione con i vari livelli istituzionali, il comune deve strutturare un adeguato programma di tutela della fascia giovanile, teso a promuovere: ORIENTAMENTO VERSO LE NUOVE PROFESSIONI E ATTIVITA' IMPRENDITORIALI CHE IL TERRITORIO RICHIEDE. Pertanto bisogna effettuare una analisi delle problematiche, dei bisogni, delle aspettative e delle tendenze dei giovani anche tramite l’Osservatorio politiche sociali provinciale; intervenire per l'inserimento sociale e la partecipazione dei giovani. Bisogna favorire ed aiutare i giovani nell’investire in attività commerciali, attraverso sgravi fiscali e soprattutto il sostegno alla realizzazione superando le barriere burocratiche che spesso sono l’ostacolo principale. C’è bisogno di investire nell’auto-imprenditorialità. Per realizzare tutto ciò e molto altro è necessario saper intercettare i fondi europei che molto spesso restano inutilizzati. Noi di Nuova Generazione saremo le gambe del comune che correranno per andarci a prendere quei fondi».
D: Come spiega la scarsa presenza della donna in politica? A suo modo di vedere ciò è dovuto alla scarsa eleggibilità della stessa o ad una questione di scarsa cultura popolare che vuole la donna impegnata nelle faccende domestiche e ad accudire la prole o cosa?
R:«Sinceramente, credo che nonostante siamo nel 2012, la scarsa presenza di donne in politica sia ancora un problema culturale. Anche se la donna ha dimostrato di potercela fare e di essere in gradi di conciliare molte attività contemporaneamente. Veda me, ad esempio: sono donna, ho una farmacia e sono in politica ricoprendo il ruolo di assessore provinciale. Ci sono donne che hanno timore o paura ad esporsi e scendere in prima linea. Ovviamente, un’altra è legata all’uomo che vede nella donna la sua antagonista perché timoroso di perdere il proprio posto, e per questo ha meno propensione a lasciare campo libero. C’è bisogno di più donne in politica, così da poterla umanizzare un po’ di più. Il contributo della donna serve per realizzare una società che scopra la giusta dose fra ragione e sentimento. A questo proposito da tre anni con la provincia promuoviamo la manifestazione “ Non solo 8 marzo” che si prefigge l’obbiettivo di mettere in evidenza la forza della donna in ogni ambito della società, ed invogliare sempre più le stesse donne a farsi avanti ed essere sempre più protagoniste. Se verrò eletta al consiglio comunale di Canosa di Puglia, mi batterò affinché sia presente una donna con la delega alle pari opportunità e al contempo sia istituita una commissione pari opportunità».
D: Dottoressa Lombardi, lei in qualità di Assessore alle Politiche Sociali, Famiglia e Pari Opportunità il 20 maggio 2011 ha sottoscritto il Protocollo d’Intesa con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’adesione alla Rete Nazionale Antiviolenza, sul nostro territorio. Quanto è diffuso il fenomeno della violenza? Quale il tipo di violenza più diffusa?
R: «Con l’Osservatorio per l’inclusione sociale della Bat stiamo procedendo ad un’analisi dettagliata su tutto il territorio, proprio in merito a questa tematica. Siamo riusciti a percepire, però, che la tipologia di violenza più diffusa sulle donne è quella domestica, che scaturisce a causa di disagi sociali, legati a problemi economici, abuso di sostanze stupefacenti, ecc. Ma anche violenza che si ripercuote sulle donne perché desiderose e ricercatrici di maggiore autonomia ed indipendenza. Questo può sembrare un fenomeno diffuso ma al tempo stesso è uno tra i più latenti, in quanto la donna non denuncia perché ha paura di perdere la propria famiglia e soprattutto i figli. La provincia ha cercato di venire incontro alle donne vittime di violenza proprio con il Protocollo d’Intesa della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’adesione alla Rete Nazionale Antiviolenza e con la realizzazione del PIL - Piano Interventi locali per la prevenzione ed il contrasto della violenza delle donne e i minori approvato e finanziato dalla Regione Puglia, e dalla stessa Provincia BT. Il nuovo Piano Sociale Regionale affida alle Province il compito di realizzare, di concerto con gli ambiti territoriali, il Piano triennale degli Violenza di Genere (PIL). Di qui deriva la competenza a livello provinciale nell’attuazione, grazie al cofinanziamento regionale, di tutti gli interventi necessari alla costituzione di Due Centri Antiviolenza e una Casa Rifugio. Piano che ci consentirà di mettere in azione atti ed iniziative volte al reinserimento della donna vittima di violenza nella società e il supporto necessario affinché la donna non si senta sola ed abbandonata a se stessa e trovi la forza di denunciare per poter tornare a vivere liberalmente».
D: Dottoressa Lombardi, è del 14 Luglio 2011 l’adesione al progetto “Prevenzione Melanoma”, qualche tempo, in un convegno tenutosi lo scorso 6 Marzo a Jesi – dove oltre alla sua presenza abbiamo registrato testimonial di eccezione quali Lorella Cuccarini e Valentina Vezzali – è emerso che la Provincia di Barletta-Andria-Trani è seconda in Italia per numero di defibrillatori donati ad istituti scolastici ed impianti sportivi. Dove e come nasce l’attenzione per questa particolare patologia? R: Dapprima con l’adesione delle farmacie del territorio abbiamo aderito alla campagna e progetto “Prevenzione del Melanoma”, perché oggi è una patologia sempre più a rischio. E’ una patologia subdola che non lascia spazio, solo col prenderla subito è possibile neutralizzarla. Al contempo abbiamo colto l’occasione, conoscendo meglio ed apprezzando il meraviglioso lavoro che svolgere l’Associazione “Trenta Ore per la Vita”, di aderire al progetto “Per salvare una vita non servono super eroi” con la Croce Rossa Italiana. Ogni anno in Italia circa 60 - 70mila persone sono vittime di arresto cardiaco improvviso, causando centinaia di morti. Per combattere questa annosa piaga, abbiamo dunque deciso di sposare questa campagna di prevenzione, in collaborazione con l’Associazione “Trenta ore per la vita” che vede come testimonial e fondatrici Lorella Cuccarini e Valentina Vezzali. Con ben 40 defibrillatori ricevuti la provincia Bat è la seconda Provincia in Italia dopo Piacenza. Un risultato che non può che inorgoglirci perché ci porta ai vertici nazionali della prevenzione, ma che deve soprattutto rappresentare un punto di partenza. L’obiettivo è fare in modo che ogni cittadino abbia tutta l’assistenza di cui necessita, perché ad un arresto cardiaco si può sopravvivere, ad un soccorso in ritardo no».
D: Nei fin qui tre anni di assessorato alle Politiche Sociali, Famiglia e Pari Opportunità, un particolare riguardo vi è stato nei confronti delle famiglie, su tutti ricordiamo il “Progetto Mafalda”, volendo tracciare un profilo medio delle famiglie che popolano il nostro territorio? Quali i problemi che maggiormente attanagliano le famiglie della sesta provincia?
R:«Senza dubbio riguardano problemi legati all’economia e quindi disoccupazione con tutto ciò che ne consegue; alla violenza domestica, come già detto, sulle donne; a problemi che nascono in seguito a divorzi che si ripercuoto sui bambini; ad abuso di sostanze stupefacenti ed alcol. Problemi legati anche alle nuove dipendenza come i giochi d’azzardo ed Internet. E alla risoluzione di questi problemi punta il Centro Risorse Famiglie . Tanti sono problemi delle famiglie in genere, e le istituzioni devono riuscire a stare vicini a queste famiglie supportandole con ogni mezzo possibile, e soprattutto cercare di cogliere il problema subito per evitare tragiche conseguenze».
D: Nell’arco dei tre anni in Provincia, molte azioni sono state volte al disagio sociale. Quali le problematiche maggiormente presenti nel tessuto sociale del nostro territorio sotto questo punto di vista?
R:«Il disagio principale, che oggi coinvolge generalmente, non solo la provincia Bat, ma l’intera nazione, è la povertà, quindi problemi economici che si legano a perdite di posti di lavori e incremento della disoccupazione. Disoccupazione che vede coinvolgere persone adulte con famiglie a carico e che a causa di un età, ormai, matura trovano maggiori difficoltà nel ritrovare un posto di lavoro. Vi sono anche disagi sociali inerenti ai problemi familiari, legati a divorzi sempre più crescenti che vedono i bambini e minori divenire “merce” di contesa di beghe tra genitori. Un dato veramente drammatico».
D: Dottoressa Lombardi, altro tema molto caldo nella sua azione amministrativa è stato quello dell’immigrazione e tutte quelle politiche volte all’inclusione sociale degli immigrati, quanto è stato fatto, e quanto c’è ancora da fare? Come giudica la popolazione della sesta provincia pugliese sotto l’aspetto dell’inclusione sociale sotto questo punto di vista?
R:«Molto è stato avviato e fatto dalla provincia Bat su questo delicatissimo tema, ma sempre più si può realizzare a fare. Un progetto di punta del mio assessorato riguarda proprio le politiche per l’immigrazione ed inclusione sociale: il progetto Fei- Medi-Azione, ammesso al finanziamento di 280 mila euro, a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione dei Paesi Terzi 2010. Il Progetto, per il 5% cofinanziato dalla provincia, prevede una serie di interventi atti a: definire e implementare un portale di sistema per l’accesso ai servizi dei cittadini dei paesi terzi, che funga da back office per le pubbliche amministrazioni, ed in particolare degli sportelli 108, della rete del segretariato sociale e degli sportelli sociali; nonché da punto informativo telematico per l’accesso alle informazioni e alla modulistica dei servizi di interesse per i cittadini stranieri e di promozione delle culture altre al grande pubblico. Realizzare azioni di animazione dirette a favorire la diffusione, tra i destinatari individuati, dell’esistenza dei servizi informativi e degli altri servizi previsti dal progetto. Realizzare un supporto alla rete degli sportelli ex art. 108 del regolamento 4/07 della Regione Puglia, realizzati dagli ambiti territoriali, nonché a favore di tutti i punti di accesso ai servizi sociali presenti. Raccolta e valutazione dei dati relativi ai processi qualitativi delle singole attività progettuali, con le misurazioni degli indicatori di realizzazione, risultato e impatto cosi come previsti da progetto; monitoraggio dei processi progettuali sotto un profilo più manageriale, scostamenti, riprogrammazione e avanzamenti di spesa. Il progetto proprio in questi mesi è entrato nel vivo della sua realizzazione attraverso un camper che gira per le piazze delle città provinciali ed attraverso i mediatori culturali rispondendo a domande e richieste dei migranti aiutandoli nel conoscere i propri diritti e doveri in Italia. Con Nuova Generazione a Canosa vorrei realizzare per soggetti immigrati e cittadini svantaggiati la possibilità di promuovere l’autocostruzione. Importante anche il Last minute marketing; l’impegno nel promuovere il conferimento della cittadinanza italiana a tutti coloro che nascono nella nostra città. Oppure incentivare la realizzazione di progetti interculturali come le fattorie didattiche.
Hey. ... saluti di stagione a tutti voi. Sono Jimena Maria, di San Marino. Qualche giorno fa ho letto il commento postato online su un blog di consulenza relazionale. una signora di Monaco di Baviera, giornalista, rivela di essere rimasta prontamente guarita da un'eiaculazione debole e un'eiaculazione rapida entro tre settimane da quando sua moglie lo ha lasciato a causa della malattia mentre stava ancora leggendo la sua storia, ha detto ... l'uomo che l'ha aiutata a raggiungere tutto questo è chiamato capo sacerdote Oduduwa riporta la sua ex moglie dopo la separazione. Ho avuto la fortuna di copiare l'indirizzo di contatto personale di Dr.Oduduwa per comunicare con lui in cerca di aiuto (dr.oduduwaspellcaster@gmail.com)
RispondiEliminaComunico con lo stesso prete Oduduwa a causa delle mie sfide nella vita matrimoniale. avevo bisogno di aiuto così disperatamente.
Pochi mesi fa ho litigato con mio marito Anderson e mi ha guardato dritto negli occhi; ha detto che tra noi era finito il nostro rapporto matrimoniale, ha portato via mio figlio Felix e viaggiato per il nostro paese per vivere in Spagna, da allora ho cercato di chiamare e mandargli dei messaggi attraverso i telefoni, social median ed e-mail, ma ha completamente distratto la mia linea dal raggiungerlo, ero così frustrato e avevo bisogno di aiuto per parlare con nostro figlio Felix, sono stato letto per scusarmi anche quando entrambi sappiamo che mi ha fatto del male, ha portato via mio figlio da parte mia per oltre 7 mesi nessuna parola nessuna lettera. questa situazione mi stava uccidendo ogni giorno ero depresso e ho disperatamente bisogno di aiuto urgente e soluzione per risolvere questo problema, quindi contatto l'indirizzo email di Oduduwa come credo che possa essere solo speranza di aiutarmi a riportare mio marito a casa con mio figlio. Ho comunicato con lui e il dottor Oduduwa mi ha assicurato che può aiutarmi a tornare a casa a mio marito e mio figlio, io obbedisco e seguo le sue istruzioni passo dopo passo. Due giorni dopo, Dr.oduduwa ha detto che ha finito per pranzare un potere di ortografia dell'Amore in aria nella sua tempia, tutto questo è stato fatto da lui tutto da solo, non ho fatto nulla solo fornire gli elementi richiesti. Quella stessa notte, mio marito Aslund mi chiamò al cellulare per scusarsi, era molto sobrio, parlava con me, era molto dispiaciuto per tutto ciò che faceva per ferirmi. Anders torna a casa ieri con il figlio Felix, sono così felice oggi che ho restaurato la mia famiglia e mio marito e io ci amiamo più che mai. Lo apprezzerò per sempre e sarò grato all'assistenza di Oduduwa. Prometto di condividere la mia testimonianza di buona notizia ai miei amici ea tutti qui. Ho questa intenzione positiva che le cose funzionino per me e ho anche capito che sarebbe stato bello condividere con tutti voi qui fuori, perché so che ispirerà anche gli altri, come ho scoperto in me stesso di recente, sono un testimone vivente per cui lavora io, mio marito ritorno a casa entro sette giorni è incredibile e miracolouseb.
Oduduwa mi ha detto che può risolvere i problemi di * Love Spells Win-Back Ex lover, * Incantesimo di successo e promozione, * risoluzione della maledizione, purificazione spirituale da cattivo spirito.
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NB: È molto vantaggioso se solo tu sei un disperato individuo alla ricerca di una soluzione permanente urgente a tutte le crisi di relazioni amorose e al ripristino di un partner d'amore perduto e alla costruzione di una famiglia felice. Sono una testimonianza vivente di questo potere d'incantesimo d'amore che è efficace e che lavora di conseguenza per pianificare entro pochi giorni dall'attivazione, sono felice di aver realizzato tutto il mio desiderio di cuore. Vi auguro buona fortuna e buone feste natalizie.