BARI. E’ stata presentata dal consigliere regionale Filippo Caracciolo un’interrogazione urgente rivolta al Presidente della regione Nichi Vendola, e all’assessore alle Politiche della salute Ettore Attolini, avente come oggetto Atti aziendali e organizzazione dipartimentale nelle ASL Pugliesi. L’interrogazione ha lo scopo di verificare perché la Giunta regionale ancora oggi non abbia approvato nei termini stabiliti dall’art. 12 L.R. n. 25/2006 “Le linee guida in materia di organizzazione dipartimentale per le ASL pugliesi”.
“In assenza di tale strumento - dichiara il consigliere regionale - le ASL operano senza guida e commettono errori grossolani come l’ASL di Taranto (delibera n. 40 del 30.11.2011 - Affidamento incarichi Dipartimentali della SPTA-) che in un provvedimento dà atto che “l’affidamento dei suddetti incarichi non comporta oneri aggiuntivi a carico del bilancio aziendale, atteso che gli stessi gravano sui fondi aziendali”. Tale imputazione della remunerazione degli incarichi dipartimentali aziendali è totalmente sbagliata perché le ASL devono provvedere al finanziamento della maggiorazione della retribuzione di posizione per gli incarichi di Direttore di Dipartimento (o similari) con oneri a carico del bilancio delle ASL”. “E’ necessario – prosegue il consigliere - che i direttori generali della ASL pugliesi istituiscano, mediante l'atto aziendale, i dipartimenti, le unità operative complesse, le unità operative semplici a valenza dipartimentale, le unità operative semplici e le strutture di staff nei limiti delle disposizioni vigenti. Tale adempimento è doveroso non solo per rispettare il dettato normativo regionale che all’art. 19, comma 10, della L.R. n. 4/2010 fissava un termine di 60 gg, ma anche da un punto di vista logico-organizzativo, in quanto l’adozione dell’atto aziendale è la carta d’identità di un'azienda sanitaria.
“Inoltre dopo che con delibera di Giunta regionale n. 1388 del 21.06.2011 sono stati approvati i Parametri standard regionali per l’individuazione di strutture semplici e complesse, posizioni organizzative e coordinamenti per il personale delle Aziende ed Enti del SSR ex art. 12, comma 1, lett. b) Patto per la Salute 2010-2012, l’adozione degli atti aziendali da parte delle ASL Pugliesi diviene ancora più stringente. I parametri fissati dalla regione sono obbligatori, le ASL devono non solo rispettarli, ma recepirli attraverso l’adozione e/o la modificazione degli atti aziendali. Infine - conclude Caracciolo - in assenza di atti aziendali deliberati dalle ASL e approvati dalla Giunta regionale, ed in assenza di Linee guida regionali, l’affidamento di incarichi Dipartimentali o similari (si veda l’ASL Taranto) può apparire in contrasto prima con la normativa regionale vigente, e dopo anche da un punto di vista di sequenza logica – organizzativa: non ha senso istituire i Dipartimenti senza aver prima rideterminato le unità operative complesse, le unità operative semplici a valenza dipartimentale, le unità operative semplici e le strutture di staff nei limiti delle disposizioni vigenti. All’uopo chiedo l’intervento del Presidente della Giunta regionale e dell’Assessore alle Politiche della Salute al fine di offrire alle ASL Pugliesi strumenti ed indirizzi per la definizione delle Linee guida regionali in materia di organizzazione dipartimentale e sollecitare l’adozione degli atti aziendali da parte delle ASL Pugliesi per evitare che i Direttori Generali delle ASL, in assenza della guida regionale, intraprendano strade tortuose e poco chiare".
“In assenza di tale strumento - dichiara il consigliere regionale - le ASL operano senza guida e commettono errori grossolani come l’ASL di Taranto (delibera n. 40 del 30.11.2011 - Affidamento incarichi Dipartimentali della SPTA-) che in un provvedimento dà atto che “l’affidamento dei suddetti incarichi non comporta oneri aggiuntivi a carico del bilancio aziendale, atteso che gli stessi gravano sui fondi aziendali”. Tale imputazione della remunerazione degli incarichi dipartimentali aziendali è totalmente sbagliata perché le ASL devono provvedere al finanziamento della maggiorazione della retribuzione di posizione per gli incarichi di Direttore di Dipartimento (o similari) con oneri a carico del bilancio delle ASL”. “E’ necessario – prosegue il consigliere - che i direttori generali della ASL pugliesi istituiscano, mediante l'atto aziendale, i dipartimenti, le unità operative complesse, le unità operative semplici a valenza dipartimentale, le unità operative semplici e le strutture di staff nei limiti delle disposizioni vigenti. Tale adempimento è doveroso non solo per rispettare il dettato normativo regionale che all’art. 19, comma 10, della L.R. n. 4/2010 fissava un termine di 60 gg, ma anche da un punto di vista logico-organizzativo, in quanto l’adozione dell’atto aziendale è la carta d’identità di un'azienda sanitaria.
“Inoltre dopo che con delibera di Giunta regionale n. 1388 del 21.06.2011 sono stati approvati i Parametri standard regionali per l’individuazione di strutture semplici e complesse, posizioni organizzative e coordinamenti per il personale delle Aziende ed Enti del SSR ex art. 12, comma 1, lett. b) Patto per la Salute 2010-2012, l’adozione degli atti aziendali da parte delle ASL Pugliesi diviene ancora più stringente. I parametri fissati dalla regione sono obbligatori, le ASL devono non solo rispettarli, ma recepirli attraverso l’adozione e/o la modificazione degli atti aziendali. Infine - conclude Caracciolo - in assenza di atti aziendali deliberati dalle ASL e approvati dalla Giunta regionale, ed in assenza di Linee guida regionali, l’affidamento di incarichi Dipartimentali o similari (si veda l’ASL Taranto) può apparire in contrasto prima con la normativa regionale vigente, e dopo anche da un punto di vista di sequenza logica – organizzativa: non ha senso istituire i Dipartimenti senza aver prima rideterminato le unità operative complesse, le unità operative semplici a valenza dipartimentale, le unità operative semplici e le strutture di staff nei limiti delle disposizioni vigenti. All’uopo chiedo l’intervento del Presidente della Giunta regionale e dell’Assessore alle Politiche della Salute al fine di offrire alle ASL Pugliesi strumenti ed indirizzi per la definizione delle Linee guida regionali in materia di organizzazione dipartimentale e sollecitare l’adozione degli atti aziendali da parte delle ASL Pugliesi per evitare che i Direttori Generali delle ASL, in assenza della guida regionale, intraprendano strade tortuose e poco chiare".