"Corte dei Conti, Puglia in grado di reagire alla crisi"

BARI. “Vorrei, prima di tutto, fare un’osservazione politica di gratitudine: credo che per le pubbliche amministrazioni avere la possibilità di mettersi davanti ad uno specchio, di confrontarsi con lo sguardo globale e complessivo, capace di cogliere le connessioni tra i diversi aspetti della vita amministrativa, sia molto importante. I giudizi lusinghieri oggi, si possono determinare perchè ci siamo confrontati con critiche anche aspre in passato e ne abbiamo fatto tesoro”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che, accompagnato dagli assessori al bilancio Michele Pelillo e al personale Maria Campese, è intervenuto questa mattina all’udienza pubblica della Corte dei Conti (sezione regionale di controllo per la Puglia) sulla gestione finanziaria contabile regionale relativa all’anno 2010.

 “Il report sulla conduzione della finanza pubblica da parte dell’ente Regione Puglia per il 2010 – ha detto Vendola - è assolutamente lusinghiero. Questa adunanza ci racconta delle cose che per noi sono molto incoraggianti, ci dice ad esempio che di fronte all’emersione di problematiche di criticità nell’andamento della spesa, noi abbiamo avuto una notevole capacità di autocorrezione. Ci dice anche che nell’anno 2010, l’anno più a rischio perché era l’anno della verifica elettorale, quando normalmente si determina un vero e proprio corto circuito nella spesa pubblica, noi siamo risuciti a fare operazioni di contenimento, di risanamento e di razionalizzazione della spesa molto importanti”. E poi ancora “questa Corte giudica come un esempio per il paese la rinegoziazione del bond con la banca d’affari americana Merrill Lynch e sottolinea la capacità della Puglia di abbattere costantemente il debito storico. Non è mai accaduto infatti in nessuna’altra regione d’Italia che, in una legislatura, il debito dei pugliesi sia diminuito di circa un miliardo di euro”.

 A proposito poi dell’accordo sottoscritto nel febbraio di quest’anno con la banca d’affari americana Merrill Lynch, Vendola, nel suo intervento davanti alla Corte, ha ricordato di aver scritto una lettera al Presidente del Consiglio Mario Monti proprio per sottoporgli la delicata questione, e cioè quella relativa ad una pubblica amministrazione che “di fronte ad organizzazioni complesse come una banca d’affari americana rischia di essere priva di forza negoziale”. È possibile, si è chiesto Vendola, che non ci siano nel nostro paese “regole che obblighino, per esempio le banche, a dare conto di quale sia la percentuale di rischio quando si firma un contratto?”.

“La nostra è un’amministrazione con enti e agenzie proprie - ha concluso Vendola - quasi tutte in attivo, da Aqp fino a Innovapuglia, laddove cioè noi eravamo abituati a vedere sempre il segno meno si comincia a vedere sempre il segno più. Credo che oggi si sia vista una Puglia in grado di reagire alla crisi, di reagire alle proprie criticità e di cercare di rendere conto, in termini di trasparenza e di buona amministrazione, ai propri cittadini amministrati”. A proposito infine della questione morale, Vendola ha sottolineato che questa “non è semplicemente l’esercizio individuale delle virtù civiche, ma è il diritto della cittadinanza di poter controllare, insieme alle istituzioni preposte, in tempo reale e momento per momento quello che i pubblici poteri fanno”.

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