BARI. “Sarà una leggina ad iniziativa dei presidenti dei gruppi consiliari, con la firma di tutti i dieci capigruppo di maggioranza e opposizione”. Già lunedì 23 aprile sarà all’esame della commissione consiliare alla sanità, per passare poi dalla commissione bilancio e approdare lunedì 30 aprile in Aula per l’approvazione definitiva. Il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, sintetizza così l’incontro convocato in via Capruzzi e che ha riunito intorno al tavolo della sala Guaccero i presidenti Introna e Vendola, l’assessore alla sanità Attolini, i capigruppo e i componenti dell’Ufficio di Presidenza, sui problemi dei dirigenti medici, tecnici ed amministrativi della sanità interessati da procedure di de-stabilizzazione per effetto di una sentenza della Corte Costituzionale.
“Abbiamo condotto un ulteriore approfondimento sull’articolo unico con le misure urgenti e temporanee per garantire la funzionalità del servizio sanitario regionale”. La “stella polare”, confermata da Introna, resta “la ricerca di una soluzione condivisa, con l’indicazione di un percorso in grado di mantenere i rapporti di lavoro, offrendo serenità al personale interessato e garantendo allo stesso tempo ai cittadini la continuità assistenziale costituzionalmente riconosciuta”.
Quanto ai contenuti della norma, viene indicato un tempo massimo per la definizione delle piante organiche delle aziende, un termine determinato entro il quale ottemperare, pena la nomina di un commissario ad acta. Viene introdotta inoltre la possibilità di consentire la prosecuzione, dei rapporti di lavoro, in forma di contratti a tempo determinato, tra gli ex stabilizzati e le asl e le aziende ospedaliere, fino all’espletamento delle procedure concorsuali. Tutto a condizione che non si vengano a determinare aumenti della spesa storica e alterazioni del piano di rientro.
“Abbiamo condotto un ulteriore approfondimento sull’articolo unico con le misure urgenti e temporanee per garantire la funzionalità del servizio sanitario regionale”. La “stella polare”, confermata da Introna, resta “la ricerca di una soluzione condivisa, con l’indicazione di un percorso in grado di mantenere i rapporti di lavoro, offrendo serenità al personale interessato e garantendo allo stesso tempo ai cittadini la continuità assistenziale costituzionalmente riconosciuta”.
Quanto ai contenuti della norma, viene indicato un tempo massimo per la definizione delle piante organiche delle aziende, un termine determinato entro il quale ottemperare, pena la nomina di un commissario ad acta. Viene introdotta inoltre la possibilità di consentire la prosecuzione, dei rapporti di lavoro, in forma di contratti a tempo determinato, tra gli ex stabilizzati e le asl e le aziende ospedaliere, fino all’espletamento delle procedure concorsuali. Tutto a condizione che non si vengano a determinare aumenti della spesa storica e alterazioni del piano di rientro.
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