BARI. Pronta per l’esame di merito nella V commissione la proposta di legge sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili. Oggi sono stati ascoltati i Procuratori aggiunti dei Tribunali di Lecce e di Brindisi, rispettivamente Ennio Cillo e Nicolangelo Ghizzardi che hanno espresso le loro osservazioni in merito alla proposta di legge, tenendo conto che il recente “decreto liberalizzazioni” approvato definitivamente con legge 24 marzo 2012 n. 27, ha posto dei punti fermi. In particolare con riferimento agli “impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in aree agricole” per i quali non è previsto l’accesso agli incentivi statali.
Questa determinazione – a parere dei giudici – pone fine definitivamente alle numerose violazioni di legge che hanno avuto luogo fino ad ora, sia per la “trasformazione abusiva del territorio con ripetuti espedienti di frazionamento fittizio degli impianti per utilizzare illecitamente le procedure di D.I.A.”, che “per tutto cio’ che riguarda le falsificazioni delle dichiarazioni di ultimazione dei lavori, per accedere ad incentivi maggiori”. Senza considerare poi l’utilizzo di forza lavoro extracomunitaria impiegata in condizioni di schiavitù. La stesso legge 27/2012 ha confermato il favore per il fotovoltaico di piccola portata sugli edifici e sulle altre strutture, escludendo le serre e confermando quindi le scelte operate dalla Regione Puglia. I giudici hanno verificato nell’attività investigativa condotta fino ad ora l’assenza della malavita organizzata, riscontrando invece “gruppi di interesse affaristico” spesso facenti capo a società straniere. In generale è stato ravvisato come unico interesse quello finalizzato al lucro. E’ stata richiamata l’attenzione, tra l’altro, sull’esigenza di porre in essere meccanismi che garantiscano, a distanza di 20 anni, lo smaltimento degli impianti ad opera delle aziende interessate, per evitare il rischio di trovarsi di fonte a “società vuote”.
Il consigliere Giovanni Epifani (PD), responsabile della sottocommissione consiliare che ha lavorato nei mesi scorsi sulla stesura e sull’aggiornamento della proposta di legge in esame, ha evidenziato che tutte le innovazioni previste dal decreto liberalizzazioni sono state recepite negli emendamenti presentati il 4 aprile scorso e ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che tutte le osservazioni prodotte dai giudici sono in linea con il lavoro svolto, a parte qualche limatura che sarà recepita nel testo finale della pdl all’esame della V commissione – come ha detto il presidente Donato Pentassuglia (PD) – in programma probabilmente il 27 gennaio prossimo.
Questa determinazione – a parere dei giudici – pone fine definitivamente alle numerose violazioni di legge che hanno avuto luogo fino ad ora, sia per la “trasformazione abusiva del territorio con ripetuti espedienti di frazionamento fittizio degli impianti per utilizzare illecitamente le procedure di D.I.A.”, che “per tutto cio’ che riguarda le falsificazioni delle dichiarazioni di ultimazione dei lavori, per accedere ad incentivi maggiori”. Senza considerare poi l’utilizzo di forza lavoro extracomunitaria impiegata in condizioni di schiavitù. La stesso legge 27/2012 ha confermato il favore per il fotovoltaico di piccola portata sugli edifici e sulle altre strutture, escludendo le serre e confermando quindi le scelte operate dalla Regione Puglia. I giudici hanno verificato nell’attività investigativa condotta fino ad ora l’assenza della malavita organizzata, riscontrando invece “gruppi di interesse affaristico” spesso facenti capo a società straniere. In generale è stato ravvisato come unico interesse quello finalizzato al lucro. E’ stata richiamata l’attenzione, tra l’altro, sull’esigenza di porre in essere meccanismi che garantiscano, a distanza di 20 anni, lo smaltimento degli impianti ad opera delle aziende interessate, per evitare il rischio di trovarsi di fonte a “società vuote”.
Il consigliere Giovanni Epifani (PD), responsabile della sottocommissione consiliare che ha lavorato nei mesi scorsi sulla stesura e sull’aggiornamento della proposta di legge in esame, ha evidenziato che tutte le innovazioni previste dal decreto liberalizzazioni sono state recepite negli emendamenti presentati il 4 aprile scorso e ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che tutte le osservazioni prodotte dai giudici sono in linea con il lavoro svolto, a parte qualche limatura che sarà recepita nel testo finale della pdl all’esame della V commissione – come ha detto il presidente Donato Pentassuglia (PD) – in programma probabilmente il 27 gennaio prossimo.