Gazebo: la 'linea dura' del comune di Bari

di Fabrizio Tangorra. Il Comune di Bari ha deciso di adottare la linea dura sulla questione gazebo dei locali di Bari vecchia, e questa scelta sta ora mostrando il suo peso. Su cento attività presenti solo quindici hanno ottenuto il permesso per installare un gazebo a norma del nuovo ordinamento per l’occupazione del suolo pubblico, che contiene disposizioni decisamente più restrittive rispetto al precedente. Infatti, l’area concessa è stata limitata a una profondità massima di sei metri (che è circa la metà rispetto alla precedente normativa). Inoltre, vi sono anche restrizioni per quanto riguarda la larghezza dell’area in concessione che non può superare il prospetto del locale. Così molti esercenti si sono trovati con uno spazio esterno quasi dimezzato.
Ad esaminare i progetti di gazebo esterni è la Commissione per l’arredo pubblico, presieduta dal Comandante della Polizia municipale di Bari, Stefano Donati. Gli operatori, invece, che non intendono conformarsi ai progetti standard, dovranno presentare le proprie idee alla Sovraintendenza, la quale potrà rilasciare un permesso provvisorio di 6 mesi, fino all'autorizzazione definitiva che durerà tre anni, autorizzazione che sarà garantita sin da subito a chi si è messo in regola dall'inizio come da regolamento. Certo è che questa cura dimagrante ha aggravato la crisi dei ristoratori di Bari vecchia, con un prevedibile calo di fatturato e di occupazione.
Scettico si dimostra il presidente della circoscrizione Murat-San Nicola, Mario Ferorelli, che sottolineando le difficoltà che gli operatori stanno affrontando in seguito alle norme per le concessioni, afferma che “I locali più piccoli, per esempio, hanno confermato che non chiederanno il permesso: non è più conveniente”. E continua parlando delle inefficienze che potrebbero nascere con l’utilizzo dei paravento mobili: “Visto che i paravento sono mobili, su ruote, gli spazi dei tavolini si allargheranno automaticamente salvo poi ridursi in presenza di controlli dei vigili urbani, il tutto naturalmente mentre la gente sta cenando”.

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