Governo: oggi Cdm sul fisco. Passera, non cercare scorciatoie per la crescita

di Redazione. E' convocato per le 17,30 il Cdm con all'ordine del giorno il disegno di legge delega in materia di revisione fiscale. All'inizio, l'odg prevedeva anche l'esame del Documento di economia e finanza (Def), ma poi si e' deciso di rinviarne la discussione perche' il vertice di maggioranza di domani sera a Palazzo Chigi tra il premier Mario Monti e Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini, dovra' confrontarsi proprio sui temi della crescita economica. I partiti di maggioranza verificheranno con il Governo gli obiettivi di crescita e di bilancio che saranno fissati nel Def per poter lanciare una sorta di ''fase due'' nell'azione dell'esecutivo: dopo aver avviato il risanamento, si tratterebbe di favorire con misure ad hoc l'uscita dalla fase recessiva dell'economia.
I tre leader della maggioranza che sostiene il Governo si confronteranno con l'esecutivo anche sull'iter parlamentare della riforma del lavoro e il Pdl in particolare continua a chiedere alcuni cambiamenti. Su quest'ultimo punto c'e' stata una telefonata tra Monti ed Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, che dovrebbe aver riaperto il confronto tra governo e industriali dopo la ferma opposizione annunciata proprio da Marcegaglia sul testo della riforma approdato in Parlamento.
Il capitolo economico è stato intanto affrontato ieri da  Corrado Passera, ministro dello Sviluppo economico, intervistato nella trasmissione ''In mezz'ora'' su Raitre: ''Creare l'aspettativa per un'ideona che faccia ripartire la crescita e' fuorviante. Se l'Italia non cresce da piu' di dieci anni in maniera adeguata forse e' perche' cerchiamo l'ideona e la scorciatoia''. Secondo il ministro, la forza su cui continuare a puntare e' invece quella di ''aver messo in un piano unico l'agenda per la crescita'', cioe' ''avere tante idee tutte in fila che toccano tutti gli aspetti del funzionamento di questo paese''.
Passera ha ricordato le cose fatte dal governo: innanzitutto lo sblocco di oltre 20 miliardi per le infrastrutture, le liberalizzazioni e le semplificazioni. Quanto alle cose da fare, c'e' l'impegno a dare ossigeno alle imprese e a far rientrare appena possibile l'aumento dell'accisa che incide sul prezzo della benzina.

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