di Nicola Zuccaro. I lunghi e scroscianti applausi preceduti e accompagnati dalle note di Ligabue e di alcune, liturgiche, cariche di speranza hanno caratterizzato la funzione funebre in memoria di Piermario Morosini.
Da Abete ad Albertini, da Valentini ai Ct Prandelli , Ferrara e Casiraghi (attuali ed ex dell'Under 21) ai tecnici di Atalanta e Udinese Colantuono e Guidolin, dal Vicenza al Livorno al gran completo con in testa il Ds Perotti. I vertici federali e le dirigenze delle sqaudre in cui Piermario ha militato gli hanno reso l'estremo saluto nella parrocchia di Monterosso a Bergamo dove egli mosse i primi passi da credente prima ancora che da calciatore presso l'attiguo oratorio.
Uomo di fede e di speranza carico di quella gioia testimoniata dal sorriso comparso puntualmente sul suo volto in occasione dei suoi ritorni a Monterosso. E' questo il ritratto di un autentico credente prima ancora del calciatore tratteggiato durante l'inervento di commiato del parroco.
La presenza numerosa dei fedeli che all'esterno della chiesa hanno potuto assistere su dei maxi-schermi alla funzione religiosa, ha rappresentato quella testimonianza di ulteriore affetto scandita dal lungo applauso che ha accompagnato l'uscita dal tempio del feretro avvolto dalla sua ultima maglia. La N.25 del Livorno.
Uomo di fede e di speranza carico di quella gioia testimoniata dal sorriso comparso puntualmente sul suo volto in occasione dei suoi ritorni a Monterosso. E' questo il ritratto di un autentico credente prima ancora del calciatore tratteggiato durante l'inervento di commiato del parroco.
La presenza numerosa dei fedeli che all'esterno della chiesa hanno potuto assistere su dei maxi-schermi alla funzione religiosa, ha rappresentato quella testimonianza di ulteriore affetto scandita dal lungo applauso che ha accompagnato l'uscita dal tempio del feretro avvolto dalla sua ultima maglia. La N.25 del Livorno.