Incontro sui medici destabilizzati: il punto di Introna

BARI. Sul problema dei dirigenti medici destabilizzati c’è la “massima consapevolezza della complessità della questione”, da parte del governo regionale, del Consiglio e delle strutture tecniche della Regione. È il commento del presidente dell’Assemblea, Onofrio Introna, al termine del vertice operativo col presidente Vendola, l’assessore Attolini, l’Ufficio consiliare di Presidenza e i presidenti dei gruppi. “Sono state approfondite le molteplici questioni giuridiche, estremamente delicate, che vengono in particolare dai poteri limitati della Regione di fronte alla legislazione nazionale. Abbiamo tutto l’interesse a tutelare doverosamente i medici e i cittadini. Siamo impegnati a garantire la continuità occupazionale e al tempo stesso quella dell’assistenza”, aggiunge Introna. Si punta ad una soluzione normativa temporanea, che consenta di rispettare le posizioni di tutti gli aventi diritto, fino all’espletamento di concorsi a copertura dei posti vacanti nelle Asl. “C’è il riconoscimento della delicatezza del problema, tutti i capigruppo hanno concordato sulla necessità di adottare all’unanimità una soluzione condivisa”, assicura il presidente. Per consentire intanto ai singoli gruppi consiliari di mettere a fuoco i vari aspetti, la riunione è stata aggiornata a giovedì 12 aprile, alle 10,30. A conclusione dell’incontro, il presidente Introna e l’assessore Attolini hanno confermato ad una delegazione dei dirigenti medici e amministrativi in agitazione la volontà di percorrere “con la forza della condivisione dell’intera Assemblea il sentiero estremamente stretto nel quale il Consiglio può muoversi, per dare respiro agli interessati e garantire la continuità dell’attività professionale esercitata, evitando qualsiasi ricaduta sulla salute e la sicurezza di cittadini e pazienti”. La Regione Puglia auspica il coinvolgimento dei livelli istituzionali romani. “Solo un dispositivo legislativo nazionale che veda attivi i nostri parlamentari - fa presente Introna - potrà consentire di superare l’attuale situazione e restituire serenità a professionisti impegnati nel servizio sanitario regionale”.

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