ROMA. Uno degli imputati chiave nel processo che vede parte lesa l'ex premier Silvio Berlusconi, Valter Lavitola, terminate le notifiche degli atti, sta per lasciare l'aeroporto di Fiumicino per essere trasferito, secondo quanto si è appreso, a Napoli. Uscirà dallo scalo da un'uscita riservata, senza incrociare quindi di nuovo la schiera di giornalisti rimasti per oltre un'ora e mezza dinanzi agli uffici della polizia giudiziaria dove, tra l'altro, hanno sostato a lungo, senza poter essere avvicinati, la moglie di Lavitola ed un legale.
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Durante la permanenza di Lavitola all'interno degli uffici di polizia, alcune automobili, tra cui una monovolume Q7 grigio topo almeno e cinque auto di scorta della guardia di finanza e della polizia, erano rimaste parcheggiate, in attesa, all'esterno del terminal. Poco dopo le 8 si sono velocemente allontanate, vuote, per andare presumibilmente a prelevare Lavitola fatto uscire dagli uffici della polizia giudiziaria da un varco riservato. A trasferire a Napoli l'ex direttore de L'Avanti dovrebbero essere i funzionari della guardia di finanza.
Ai magistrati dovrà dare spiegazioni sul suo ruolo alle diverse procure che indagano sulla P4 e sulle tangenti di Finmeccanica e che hanno incontrato il suo nome nel corso delle indagini. Tra l'altro dovrà chiarire i suoi rapporti con Tarantini, l'imprenditore pugliese che procacciava le escort per le feste del premier a Palazzo Grazioli.
Intanto una nuova ordinanza di custodia, su richiesta della Procura di Napoli e' stata notificata oggi a Valter Lavitola. Tra le accuse, vi e' anche la corruzione internazionale per presunte tangenti a politici panamensi per la realizzazione di carceri. Altre accuse riguardano i finanziamenti all'editoria.
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