LECCE. “Nella bufera del calcio scommesse, in cui tutto appare sporcato dal denaro, occorre avere il coraggio di ridare speranza e fiducia allo sport e al calcio pulito, dicendo la sola verità possibile: la città di Lecce, i leccesi e il Lecce calcio sono estranei alla combine del derby Bari – Lecce del maggio 2011”
È quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia e presidente di “Moderati e Popolari”, Antonio Buccoliero.
Questa vicenda – prosegue Buccoliero – che ha gettato una brutta ombra non solo sulla società del Lecce e sui suoi calciatori, ma anche su un’intera città , va a braccetto con l’ambiguo mondo delle scommesse, a cui la città , il suo calcio e i suoi abitanti sono assolutamente estranei.
Lecce ha sempre creduto nel calcio pulito e vero, nei colori di una maglia che è stata difesa e onorata da giocatori valenti, da tecnici coscienziosi e da una società , che ha fatto della trasparenza il suo biglietto da visita. Mai, come in questo momento, è necessario rinnegare l’immagine di corruzione che, da più parti, si sta cercando di attribuire a tutta una città , al suo calcio e ai suoi sostenitori. Sono certo che le indagini faranno piena luce su questa brutta storia, restituendo la giusta rispettabilità a Lecce e al suo calcio.
Nel frattempo – conclude Buccoliero - occorre avere il coraggio di ribadire con forza che la corruzione di pochi o, addirittura, di uno solo non è e non sarà mai la corruzione di un’intera comunità ”.
Lecce ha sempre creduto nel calcio pulito e vero, nei colori di una maglia che è stata difesa e onorata da giocatori valenti, da tecnici coscienziosi e da una società , che ha fatto della trasparenza il suo biglietto da visita. Mai, come in questo momento, è necessario rinnegare l’immagine di corruzione che, da più parti, si sta cercando di attribuire a tutta una città , al suo calcio e ai suoi sostenitori. Sono certo che le indagini faranno piena luce su questa brutta storia, restituendo la giusta rispettabilità a Lecce e al suo calcio.
Nel frattempo – conclude Buccoliero - occorre avere il coraggio di ribadire con forza che la corruzione di pochi o, addirittura, di uno solo non è e non sarà mai la corruzione di un’intera comunità ”.