LECCE. Un egiziano, che nel primo pomeriggio ha cercato di dare fuoco con la benzina ad un'altra persona e a un cane, e' stato arrestato da agenti delle Volanti della Questura di Lecce. Si tratta di un 25enne, clandestino e senza fissa dimora. Deve rispondere di tentato omicidio, detenzione e porto di ordigno incendiario e detenzione e porto di arma bianca. La brutale aggressione si e' verificata in via dei Tulipani, nella localita' marina di Torre Chianca.
Gli agenti hanno trovato chiazze annerite nella parte inferiore del cancello in ferro dell'abitazione della vittima. In casa hanno recuperato per terra una bottiglia in plastica parzialmente bruciata all'estremita'. Poco distante c'erano uno stoppino in carta parzialmente bruciato e un tubo in gomma collegato con un rubinetto. Anche un cane di piccola taglia aveva il pelo bruciato nella parte posteriore.
Il proprietario, un marocchino residente in Italia, ha riferito che Eisa si era presentato davanti al cancello dopo che negli ultimi giorni aveva tempestato lui e suo padre di telefonate minatorie e di insulti. Il giovane aveva convissuto con entrambi per circa un anno e mezzo finche', alla richiesta insistente di vedere se fosse munito di regolare permesso di soggiorno, lo scorso 7 aprile era andato via da casa.
Quando l'egiziano ha citofonato, il proprietario e' andato ad aprire ma, giunto vicino al cancello, con un atto fulmineo ha dato fuoco ad uno stoppino inserito in una bottiglia piena di liquido infiammabile e l'ha scaraventata contro il marocchino. Immediatamente i vestiti della vittima si sono incendiati e le fiamme sono arrivate sino al cane. Fortunatamente con un tubo dell'acqua situato nelle vicinanze, l'aggredito e' riuscito a spegnerlo evitando conseguenze piu' serie per se' e per il cane. A quel punto, l'egiziano visto che il suo piano era fallito, ha cercato di entrare in casa spingendo con forza il cancello, brandendo un grosso pugnale e gridando ''ti uccido''.
Le urla hanno attirato l'attenzione del padre del proprietario che e' uscito di casa e solo a quel punto l'uomo e' fuggito inseguito dai due uomini fino all'arrivo della volante. Gli abiti della vittima con chiari segni di bruciatura, due coltelli che l'aggressore portava con se' e che poi durante la fuga ha gettato per terra, la bottiglia usata per costruire una rudimentale bomba molotov sono stati sequestrati.
Gli agenti hanno trovato chiazze annerite nella parte inferiore del cancello in ferro dell'abitazione della vittima. In casa hanno recuperato per terra una bottiglia in plastica parzialmente bruciata all'estremita'. Poco distante c'erano uno stoppino in carta parzialmente bruciato e un tubo in gomma collegato con un rubinetto. Anche un cane di piccola taglia aveva il pelo bruciato nella parte posteriore.
Il proprietario, un marocchino residente in Italia, ha riferito che Eisa si era presentato davanti al cancello dopo che negli ultimi giorni aveva tempestato lui e suo padre di telefonate minatorie e di insulti. Il giovane aveva convissuto con entrambi per circa un anno e mezzo finche', alla richiesta insistente di vedere se fosse munito di regolare permesso di soggiorno, lo scorso 7 aprile era andato via da casa.
Quando l'egiziano ha citofonato, il proprietario e' andato ad aprire ma, giunto vicino al cancello, con un atto fulmineo ha dato fuoco ad uno stoppino inserito in una bottiglia piena di liquido infiammabile e l'ha scaraventata contro il marocchino. Immediatamente i vestiti della vittima si sono incendiati e le fiamme sono arrivate sino al cane. Fortunatamente con un tubo dell'acqua situato nelle vicinanze, l'aggredito e' riuscito a spegnerlo evitando conseguenze piu' serie per se' e per il cane. A quel punto, l'egiziano visto che il suo piano era fallito, ha cercato di entrare in casa spingendo con forza il cancello, brandendo un grosso pugnale e gridando ''ti uccido''.
Le urla hanno attirato l'attenzione del padre del proprietario che e' uscito di casa e solo a quel punto l'uomo e' fuggito inseguito dai due uomini fino all'arrivo della volante. Gli abiti della vittima con chiari segni di bruciatura, due coltelli che l'aggressore portava con se' e che poi durante la fuga ha gettato per terra, la bottiglia usata per costruire una rudimentale bomba molotov sono stati sequestrati.