Litoranea di Barletta: Mennea (Pd), non basta la sabbia, occorre ricostruire l’habitat. E i frangiflutti servono

BARLETTA. “Non concordo con chi ritiene necessario intervenire sulla litoranea di Barletta esclusivamente con un’opera di ripascimento della spiaggia. I versamenti di sabbia, infatti, possono risolvere solo provvisoriamente il problema dell’erosione e necessitano, comunque, di interventi manutentivi frequenti e molto costosi, in quanto la sabbia adatta ha una granellatura particolare (in Salento impazziscono per trovare la sabbia). A Barletta serve un intervento che in gergo tecnico viene definito ‘ripascimento protetto’. E’ un sistema progettato per limitare i volumi di sabbia necessari per la realizzazione di una spiaggia artificiale (intendendo sia il versamento iniziale che eventuali ricariche periodiche). La mia idea è quella di combinare i versamenti di materiale sabbioso con opere di contenimento, che hanno la funzione di attenuare l’azione diretta del moto ondoso riducendo sia il trasporto solido longitudinale, sia le perdite verso il largo dei sedimenti. In particolare sono consigliati interventi di ripascimento accoppiati con pennelli parzialmente sommersi e collegati a barriere longitudinali sommerse e con barriere emergenti e sommerse. Il progetto della litoranea di Ponente prevede una barriera frangiflutti ‘soft’, non molto invasiva, in quanto immersa a pelo d'acqua e con 9 pennelli perpendicolari alla riva che serviranno a far accumulare e a trattenere la sabbia che emetterà l'Ofanto e quella riveniente dal ripascimento e che con il passare del tempo saranno integrati e sommersi dalla sabbia. Per questa ragione non credo che i frangiflutti sarebbero a priori inopportuni, anzi in questa fase sono essenziali, perché altrimenti sarebbe inutile anche portare sabbia sulla costa, il mare continuerebbe a mangiarsela. Sono fondamentalmente d’accordo con la posizione scientifica del professor Dellisanti, ma sono anche convinto che la situazione attuale non permetta interventi a lungo termine. Servono i frangiflutti e serve poi riportare la litoranea a quello che era tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, quando è mutato l’apporto del fiume Ofanto, che ha ridotto la portata solida (sabbia e detriti) a un decimo, contribuendo a far cambiare conformazione alla nostra costa. Per far sì che il mare smetta di mangiarsi la nostra costa e di pregiudicarne per sempre lo sviluppo turistico non basta semplicisticamente immettere sabbia, serve invece un intervento di ricostituzione delle dune, degli alberi, di tutto ciò che naturalmente possa contribuire a mantenere l’habitat originario della litoranea. Un intervento che non si mette in atto di pochi anni e per questo serve comunque la realizzazione di una barriera frangiflutti. Detto questo, il Comune, che alla Regione ha presentato nel 2010 un progetto che stava nel cassetto dal ’98, potrebbe cogliere l’occasione della richiesta di integrazione di documenti formulata dall’Ufficio Via della Regione per integrare il progetto e dargli l’efficacia per essere utile per l’obiettivo che si vuole raggiungere. Tra l’altro si tratta del primo stralcio del progetto generale, che prevede anche il ripascimento, ma che non può essere effettuato per mancanza di risorse: se si realizzasse questa opera senza contestuale ripascimento, e viceversa, non servirebbe a nulla, sarebbero soldi sprecati.
Spero che l’amministrazione comunale colga il mio invito e che contribuisca attivamente alla realizzazione di un’opera che sia realmente utile e risolva definitivamente il problema dell’erosione della costa della litoranea di Ponente. La stessa cosa andrà fatta successivamente anche a Levante. Si tratta di un finanziamento iniziale di 2,7 milioni, che deve essere utilizzato appropriatamente. E’ un’opera importante, che darà il via a tutto quel complesso di opere da cui partire per progettare un turismo ecocompatibile, per realizzare quel progetto turistico che tutti barlettani aspettano ormai da troppo tempo”.
Così in una nota il Consigliere regionale del Partito Democratico, Ruggiero Mennea.

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