TARANTO. “Non si può non essere grati all’Arcivescovo di Taranto Mons. Antonio Santoro per le parole di straordinaria saggezza che ha pronunciato, evidentemente non a caso, celebrando il precetto pasquale nello stabilimento e tra i lavoratori dell’ILVA. Ricordandoci che ‘il Signore non ci chiede di scegliere tra lavoro ed ambiente ma ci dona l’intelligenza e la creatività per difendere il lavoro e per custodire l’ambiente e la vita’, Egli ci ha paternamente indicato la via per risolvere un dilemma che non esiste, essendo assolutamente componibili in feconda simbiosi- attraverso le continue avanzate della scienza e della tecnologia- le esigenze altrettanto irrinunciabili del lavoro e della salute.
In un momento in cui gli strumentalismi di una campagna elettorale non priva di cinismo e di mistificazioni rischiano di mettere i Tarantini in guerra tra di loro come se non fossero comuni a tutti i problemi sia dell’occupazione che dell’ambiente, la parola alta del nostro Arcivescovo non può non tornare ad unirli tutti in un solo sentimento d’amore per la Terra comune.
E’ un contributo formidabile alla serenità degli animi che nobilita ulteriormente il significato della Passione e della Resurrezione di Cristo al servizio dell’Uomo, in una Città che vive la Pasqua con straordinaria partecipazione. Grazie, Monsignore”. A riferirlo il Consigliere regionale PdL di Taranto, Pietro Lospinuso.