MESAGNE (BR). Disservizi agli uffici Asl di Mesagne dove gli utenti sono costretti a fare lunghe code di attesa prima di poter pagare il ticket o prenotare una visita. Ieri alle ore 10 la sala di attesa è stracolma di gente. In fila persone anziane che si erano presentate dinanzi agli uffici anche alle 5 del mattino. L’aria è irrespirabile, il vociare rende l’ambiente un vulcano. C’è chi arriva dai paesi limitrofi, Latiano, Torre Santa Susanna, Erchie, ecc.
Gente che si era presentata ieri e che dopo alcune ore di attesa aveva deciso di tornare oggi nella speranza che si potesse sbrigare prima. “Invece oggi è peggio di ieri – dice un signore di Latiano -. Sono qui dalle sette di questa mattina e non so quando arriverà il mio turno. Non è giusto dover perdere due giorni per fare una semplice prenotazione o ritirare dei documenti”. Il sistema informatico degli uffici sarebbero fuori servizio da alcuni giorni. “I computer sono rotti e ci tocca attendere pazientemente tante ore” dice preoccupata una signora che ha dovuto lasciare a casa due bambini. Non solo. Il sistema che fornisce i numeri per le prenotazioni da giorni è rotto e nessuno si è preoccupato di farlo riparare per cui sono gli stessi utenti che si devono accordare ed organizzare. Chissà se tra qualche giorno non venga fuori chi si accollerà questo servizio e “venderà” il posto di attesa dinanzi agli uffici dell’Asl è successo in una città della Campania.
“Ma non finisce qui – dicono alcune signore da ore in piedi in attesa che arrivi il loro turno -. Dopo bisognerà tornare per ritirare le richieste timbrate. E saremo costrette a sorbirci altre ore di attesa”. Ieri mattina erano davvero in tanti. “A me gli esami clinici che mi ha chiesto il medico curante servono urgentemente. Come posso aspettare tanti giorni. Mi hanno detto di tornare dopo Pasqua”. Ad un signore di Torre Santa Susanna hanno detto che dovrà tornare dopo Pasqua. “E allora dovrò rifare la fila. Qui non va bene – continua -, dobbiamo chiamare gli inviati della trasmissione “Striscia la Notizia” nella speranza che qualcosa cambi in questo sistema. Sarebbe sufficiente un minimo di organizzazione invece i terminali non funzionano da giorni ma nessuno si preoccupa di alleviare il nostro disagio. La gente che viene anche da fuori paese non può andare e venire ogni giorno. C’è gente anziana che si sente male: la situazione è a dir poco insostenibile. Sono molti i disservizi. “Perché non aprono altri sportelli?”, grida la gente.
“Non è possibile che si debba andare avanti con un solo impiegato. Nessuno ci aiuta nessuno ci dà informazioni, ci trattano come animali da macello. Eppure di fronte alle nostre proteste nei giorni scorsi ci furono fornite delle rassicurazioni. Invece anche oggi si registrano gli stessi disservizi”. Lunghissime le file allo sportello, moltissimi gli anziani in coda. Le operazioni vanno avanti a rilento. Alcuni non rinunciano ad aspettare nella speranza che il personale comunichi qualcosa e che aprano altri sportelli. Non mancano i casi di chi stanco di attendere si è recato in strutture private. Ma non è accettabile il perdurare dell’incredibile disservizio, non è accettabile che tali problemi perdurino e non è accettabile che non vi sia una chiara disanima degli avvenimenti individuando le specifiche responsabilità. Nell’era della tecnologia e della comunicazione simili incredibili episodi minano non solo la capacità di garantire un pubblico servizio, ma anche la credibilità di chi dovrebbe garantirlo.
(Antonella Margheriti)
Gente che si era presentata ieri e che dopo alcune ore di attesa aveva deciso di tornare oggi nella speranza che si potesse sbrigare prima. “Invece oggi è peggio di ieri – dice un signore di Latiano -. Sono qui dalle sette di questa mattina e non so quando arriverà il mio turno. Non è giusto dover perdere due giorni per fare una semplice prenotazione o ritirare dei documenti”. Il sistema informatico degli uffici sarebbero fuori servizio da alcuni giorni. “I computer sono rotti e ci tocca attendere pazientemente tante ore” dice preoccupata una signora che ha dovuto lasciare a casa due bambini. Non solo. Il sistema che fornisce i numeri per le prenotazioni da giorni è rotto e nessuno si è preoccupato di farlo riparare per cui sono gli stessi utenti che si devono accordare ed organizzare. Chissà se tra qualche giorno non venga fuori chi si accollerà questo servizio e “venderà” il posto di attesa dinanzi agli uffici dell’Asl è successo in una città della Campania.
“Ma non finisce qui – dicono alcune signore da ore in piedi in attesa che arrivi il loro turno -. Dopo bisognerà tornare per ritirare le richieste timbrate. E saremo costrette a sorbirci altre ore di attesa”. Ieri mattina erano davvero in tanti. “A me gli esami clinici che mi ha chiesto il medico curante servono urgentemente. Come posso aspettare tanti giorni. Mi hanno detto di tornare dopo Pasqua”. Ad un signore di Torre Santa Susanna hanno detto che dovrà tornare dopo Pasqua. “E allora dovrò rifare la fila. Qui non va bene – continua -, dobbiamo chiamare gli inviati della trasmissione “Striscia la Notizia” nella speranza che qualcosa cambi in questo sistema. Sarebbe sufficiente un minimo di organizzazione invece i terminali non funzionano da giorni ma nessuno si preoccupa di alleviare il nostro disagio. La gente che viene anche da fuori paese non può andare e venire ogni giorno. C’è gente anziana che si sente male: la situazione è a dir poco insostenibile. Sono molti i disservizi. “Perché non aprono altri sportelli?”, grida la gente.
“Non è possibile che si debba andare avanti con un solo impiegato. Nessuno ci aiuta nessuno ci dà informazioni, ci trattano come animali da macello. Eppure di fronte alle nostre proteste nei giorni scorsi ci furono fornite delle rassicurazioni. Invece anche oggi si registrano gli stessi disservizi”. Lunghissime le file allo sportello, moltissimi gli anziani in coda. Le operazioni vanno avanti a rilento. Alcuni non rinunciano ad aspettare nella speranza che il personale comunichi qualcosa e che aprano altri sportelli. Non mancano i casi di chi stanco di attendere si è recato in strutture private. Ma non è accettabile il perdurare dell’incredibile disservizio, non è accettabile che tali problemi perdurino e non è accettabile che non vi sia una chiara disanima degli avvenimenti individuando le specifiche responsabilità. Nell’era della tecnologia e della comunicazione simili incredibili episodi minano non solo la capacità di garantire un pubblico servizio, ma anche la credibilità di chi dovrebbe garantirlo.
(Antonella Margheriti)